“La riforma non accorcerà di un giorno la durata dei processi ma cambierà radicalmente la figura del magistrato. L’Italia deve recuperare fiducia nella magistratura ma per ottenere questo risultato serve rispettare l’articolo 107 della Costituzione: i magistrati si distinguono fra loro soltanto per le funzioni e non deve esistere carriera. La riforma crea una magistratura alta e una bassa e aumenterà quell’ansia di carriera che tanto danno ha già fatto e continuerà a fare”.

Solo una parte dei motivi che hanno spinto la magistratura nazionale a proclamare un giorno di astensione nazionale dal lavoro.

I motivi della decisione sono stati illustrati a fine mattina a Cagliari in un’assemblea nell’aula della Corte d’assise da Gaetano Savona, segretario della giunta sezionale dell’Anm, al quale hanno partecipato numerosi pm e giudici sardi e che ha visto diversi interventi. In mattinata sono saltate tutte le udienze previste tranne quelle con imputati detenuti o particolarmente urgenti.

In Sardegna l’adesione è stata del 39%: su 277 magistrati, hanno partecipato allo sciopero in 111. 

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