Lacrime, rabbia e qualche sorriso: chiude il mercato di San Benedetto
Il 18 marzo l’inaugurazione della struttura provvisoria in piazza Nazzari: «Ma è solo un arrivederci»A portare conforto in un “giorno triste” per i concessionari del mercato di San Benedetto di Cagliari, sono i tantissimi cagliaritani che già dalle 8 affollano le corsie e i banchi della salumeria, la carne, la frutta e verdura, il pesce, il pane, i dolci. «Dispiace che qui non potremo venire per un po’, ma quando torneremo San Benedetto sarà un luogo più moderno. Nel frattempo continueremo a fare la spesa nell’altro, quando aprirà», dice Anna Rita Soddu di fronte a una cassetta di carciofi. «Ne avrei preso dieci, ma facciamo quindici visto che non ci vedremo per un po’».
Primo marzo 2025: si capisce subito che non è un sabato qualunque a San Benedetto. È un giorno storico per Cagliari. Ma anche «un giorno triste», dicono i concessionari tra i box. Dopo oltre 65 anni chiude per lavori il mercato di San Benedetto. Molto di più di un mercato rionale, per chi non lo conoscesse, un luogo identitario di Cagliari e dei cagliaritani. Durante la stagione estiva presso d’assalto dai turisti, San Benedetto e il mercato coperto più grande in Europa. Chiude per due anni («speriamo non di più»): il Comune ha oltre 40 milioni di euro per rifarlo completamente nuovo.
Già stasera la ditta che si occupa del trasloco entrerà a San Benedetto per cominciare la sanificazione dei materiali (bilance, casse, attrezzi vari da lavoro) che verranno poi portati nella provvisoria struttura di Piazza Nazzari. Poi martedì comincerà il trasloco: l’inaugurazione è in programma per il 18 marzo. «Dopo tanti anni ce ne andiamo, ancora fatico a crederci. Speriamo che nel mercato provvisorio si riesca a lavorare senza difficoltà», dice Maurizio Piombini, banco del pesce.
C’è preoccupazione tra i boxisti: «Ci sono vent’anni qua dentro, quasi metà della mia vita. È dura andarsene, la preoccupazione è tanta. Perché le incognite sono tante», spiega Luigi Lazar, banco della salumeria. C’è anche chi non trattiene le lacrime: «Qui dentro ho messo tutto, soldi, fatica, sacrifici, impegno», dice Rita Bettocchi, famosissima tra le corsie di San Benedetto per i suoi ravioli alla zucca e amaretto. «Andiamo via ed entriamo nel mercato provvisorio di piazza Nazzari dove ancora oggi, a me, a 17 giorni all’apertura, mancano i kilowatt necessarie per continuare a lavorare».
Comprensibile l’angoscia per i 154 titolari di una concessione a San Benedetto. «Verremo anche nel mercato provvisorio», rassicura la signora Laura. A fine mattinata, giù, tra i banchi del pesce i concessionari organizzano una festa per salutare con Prosecco e pizzette i clienti. «Cerchiamo di essere ottimisti», dice Oreste Tuveri, storico banco di frutta e verdura. «Questo è l’inizio di una nuova sfida. Non è un addio, è solo un arrivederci».