Malinconia, tristezza, preoccupazione, speranza. Una tempesta di sentimenti per l’ultimo giorno di apertura di San Benedetto. Da oggi alle 15 il mercato comunale chiuderà per consentire i lavori di riqualificazione. Boxisti e clienti per due anni – così annunciano da Palazzo Bacaredda – dovranno fare riferimento alla struttura provvisoria di piazza Nazzari, che qualcuno ha già ribattezzato mercato lirico perché è stato realizzato nell’arena all’aperto del teatro lirico. Resistere sarà dura: 24 mesi (a essere ottimisti, vista la durata dei cantieri pubblico nel capoluogo), sono lunghi.

Tra commercianti e clienti, ci sarà chi andrà in pensione, chi cambierà lavoro o rinuncerà a passare le mattine in quella tempesta di odori, rumori e colori che era il mercato di San Benedetto, spezzando così quella catena che si chiama memoria. Perché, nostalgici o no, il prossimo mercato non sarà come quello di oggi, così dal primo giugno 1957.

Ieri, nei corridoi del mercato, si respirava il clima della calma prima della tempesta: banchi semivuoti e poca gente in vena di fare acquisti.

Tutti i dettagli nell’articolo di Andrea Artizzu su L’Unione Sarda, in edicola e sull’app L’Unione Digital.

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