Strage di Bologna, Paolo Bellini aggredito con uno spazzolino tagliente a Uta. L’avvocato: «Va trasferito»
Condannato in via definitiva per l’attentato del 1980, è stato colpito a un braccio. Il legale: «Deve scontare la pena tra i collaboratori, non tra i detenuti comuni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Aggredito nel carcere di Uta Paolo Bellini, l’ex esponente di Avanguardia Nazionale condannato in via definitiva per concorso nella strage di Bologna del 2 agosto 1980 che causò la morte di 85 persone (tra cui le sarde Lidia Olla, Maria Fresu e la figlia Angela di appena tre anni).
Lo fa sapere il suo avvocato, Antonio Capitella. Bellini sarebbe stato assalito nei giorni scorsi da un giovane detenuto di nazionalità marocchina con uno spazzolino affilato e “trasformato” in arma impropria. Il colpo era diretto al volto ma Bellini lo avrebbe schivato ed è stato colpito al braccio. Ha riportato una ferita lieve, medicata nell'infermeria del penitenziario.
«È un’aggressione che certamente ci preoccupa», al di là della ferita lieve, dice Capitella, «lui è in un carcere per detenuti comuni ma dovrebbe stare» in un istituto penitenziario «per collaboratori». «Gli avevamo appena mandato delega per inviare l'istanza di trasferimento. Lo vorremmo portare in un carcere per collaboratori, la sede preferita sarebbe Campobasso, poi se lo mandano altrove va bene lo stesso purché sia per collaboratori».
Bellini «non fa vita comune per prudenza – aggiunge - Negli anni con le sue dichiarazioni ha mandato all'ergastolo una trentina di persone...». Di qui l'urgenza, per il suo legale, di un trasferimento.
(Unioneonline)