Dopo quasi 28 anni di vita chiude il Mercato civico di Sant’Elia. Inaugurato il 14 dicembre 1997, da anni era in grossa difficoltà con appena tre operatori rimasti. La decisione ufficiale è stata presa oggi nel Consiglio comunale, con una deliberazione che stabilisce lo stop definitivo alle attività. «Questa decisione rappresenta un passaggio fondamentale nell’ambito di un’attenta pianificazione strategica volta a garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche e a tutelare gli interessi della collettività», spiega il Comune di Cagliari. Non sarà abbandonato: il futuro della struttura sarà un emporio solidale.

L’Amministrazione comunale, attraverso un’analisi tecnica ed economica approfondita, ha evidenziato come la struttura del Mercato di Sant’Elia fosse ormai insostenibile sotto il profilo gestionale ed economico. Comporta un costo complessivo per il Comune di circa 314.000 euro annui, con un con un costo medio per concessionario di circa 103.000 euro, in gran parte derivante dai costi di energia elettrica, pulizia dei 1.700 metri quadri di superficie coperta e dai costi di custodia, mentre i tre operatori rimasti versano canoni concessori pari a 4.650 euro all'anno, con una copertura pari all’1,48% del totale delle spese. Queste stime testimoniano la perdita di funzione della struttura, che non riesce più a garantire un servizio pubblico efficiente e qualificato.

I corridoi vuoti del Mercato civico di Sant'Elia
I corridoi vuoti del Mercato civico di Sant'Elia
I corridoi vuoti del Mercato civico di Sant'Elia

L’assessore allo Sviluppo economico e settori produttivi, Carlo Serra, ha dichiarato: «Prendere decisioni di questa portata non è mai semplice, ma è nostro dovere agire con responsabilità e nel rispetto delle risorse pubbliche. La chiusura del Mercato di Sant’Elia, seppur dolorosa, è presa nel rispetto degli operatori coinvolti, con i quali è stato mantenuto un continuo dialogo e confronto e ai quali viene garantita la possibilità di continuare la propria attività in altri mercati».

«Inoltre, rappresenta un passo necessario per tutelare le imprese e per avviare un piano di riorganizzazione complessivo dei mercati cittadini», ha proseguito l'assessore. «In questa fase, stiamo valutando soluzioni concrete e differenziate per ciascuna struttura, con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità di ciascun comparto e di favorire la crescita economica della città».

(Unioneonline)

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