Nell’attesa di una decisione sulla costruzione della moschea a Cagliari, il venerdì, giorno sacro per l’Islam, alle 13 al quartiere Marina, in via del Collegio e vicino a quella che al momento è una "moschea improvvisata", si ripropone il rito della preghiera dei musulmani.

A partire dalle 12 si aprono i preparativi, con alcuni volontari che stendono grandi tappeti sul passaggio. Poi arrivano i fedeli, nell’ordine di qualche centinaia, ad occuparli.

Tutti uomini, poiché l’Islam non consente a uomini e donne di pregare assieme. Nelle vere moschee le stanze di preghiera sono infatti divise tra i due sessi.

La maggior parte dei ragazzi è vestita all’occidentale, soprattutto i giovanissimi, altri invece indossano gli abiti della tradizione.

Un curioso ripetersi che non manca di suscitare l'attenzione dei passanti, a parte qualche disagio ai residenti, che nel momento della preghiera, una ventina di minuti circa, devono scavalcare scarpe e persone per poter guadagnare il portone di casa.

In Sardegna i musulmani sono circa 33.000, di cui 5.000 nella sola provincia di Cagliari. Una convivenza più che pacifica nel quartiere Marina, ben accettata anche dai commercianti della zona.
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