Aveva offerto un passaggio a casa con la sua auto alla figlia di una sua amica.

Ma Maurizio Dedoni aveva "deviato dal percorso concordato" per passare all'azione: avrebbe allungato le mani sulla diciassettenne bloccandole il braccio, cercando di baciarla tenendole "con forza il capo" e tentando in seguito un approccio più violento.

È quanto sarebbe avvenuto lo scorso 26 giugno in base a quanto contenuto nell'atto di conclusione delle indagini preliminari notificato al 34enne proprietario del ristorante "Sa Schironada" di via Baylle. Il pubblico ministero Nicoletta Mari contesta all'imprenditore il reato di violenza sessuale.

La madre della vittima pochi giorni dopo i fatti aveva presentato un esposto con l'avvocata Antonella Giua Marassi spiegando cosa fosse accaduto.

Dopo una serata a quattro (lei, la figlia, il ristoratore e un suo amico) trascorsa prima a cena e poi in piazza Yenne, al momento di rientrare a casa Dedoni aveva convinto tutti a muoversi su due veicoli diversi. Lui si era spostato con la 17enne.

In realtà il commerciante e la minorenne erano andati verso il Poetto, dove era avvenuto un primo approccio che la reazione della vittima aveva fatto fallire. Poi, lungo il tragitto per il centro, in base all'esposto l'indagato si era fermato in via De Gioannis e aveva allungato le mani. Dedoni nega ogni addebito e ora deciderà se farsi interrogare o presentare memorie.
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