«Cagliari si prepara a festeggiare uno dei Capodanno più tristi degli ultimi decenni». Ne è convinto Giuseppe Farris, avvocato, che nelle scorse settimane ha presentato la sua candidatura alla carica di sindaco della città. La notte di San Silvestro con il concerto  di Marco Mengoni alla Fiera, secondo Farris, «è la ciliegina sulla torta di un 2023 contrassegnato da infiniti e gratuiti disagi per i cagliaritani». 

Dopo aver avviato un procedimento di avviso per manifestazioni di interesse a cui avevano aderito ben sei operatori, «la giunta comunale scopre, come per incanto, che è Marco Mengoni l’unico artista che può animare il concerto di Capodanno e quindi ordina ad un dirigente di revocare la determina di altro dirigente che aveva pubblicato quell’avviso», ricostruisce l’ex assessore, ora candidato per palazzo Bacaredda.  «E dei sei operatori?», si chiede, per poi rispondere: «Beh, di quelli sembra importare poco o nulla». 

La scoperta di Mengoni, «probabilmente suggerita da Minnie durante la recente conferenza stampa sul tema tenuta da uno degli assessori,  sotto lo scudo dell’infungibilità delle prestazioni dell’artista, consente di ricorrere all’uso della bacchetta magica e di scegliere arbitrariamente qualunque cosa», accusa Farris, in riferimento alla procedura adottata dai dirigenti comunali per l’organizzazione dell’evento di fine anno. 

Il candidato sindaco parla anche di «clima torbido, che trasuda improvvisazione, nel quale si apprende dal sindaco che la somma di 250.000 euro è destinata esclusivamente al cachet dell’artista mentre poco o nulla è dato di sapere di come, esattamente, verrà impiegato il resto della somma: circa 500.000 euro. Anche le spese collaterali verranno giudicate infungibili e si procederà dunque con affidamenti diretti? Insomma, anche per la spendita di questi 500.000 euro si userà eguale disinvoltura?». 

Ironicamente Farris sostiene che «probabilmente il sindaco Truzzu non è stato capace di prevedere con un giusto margine d’anticipo che anche quest’anno sarebbe arrivato il Capodanno».

Dito puntato anche «sulle spese minori connesse, «come per esempio i 48190 euro impegnati per l’allestimento dell’albero di Natale in piazza Garibaldi a favore di una società che nell’ultimo bilancio depositato dichiara - guardacaso - un fatturato della medesima entità».

Il tradizionale concerto in piazza sarà sostituito da un concerto «al chiuso a favore di quei pochi che saranno capaci di premere più velocemente degli altri un tasto di prenotazione. Concerto che, a detta di Truzzu, dovrebbe iniziare a mezzanotte per terminare non si sa bene a che ora. Una roba per sonnambuli, insomma. Ma il primo cittadino non demorde e continua a stupirci sparando cifre a casaccio, come quelle di un ritorno economico di 3 o 4 milioni di euro che deriverebbero dall’evento, senza peraltro chiarire né i criteri di calcolo né la provenienza».

Ma non è finita qui, secondo Farris: «Apprendiamo dalla odierna conferenza stampa del sindaco, che l’agente di Mengoni, “Live nation Italia” ha indicato come partner locale per l’evento, Simone Ruscica. Vi domanderete chi è questo signore? Ce lo siamo chiesti anche noi e abbiamo scoperto che Ruscica è l’azionista di riferimento della “FGruop Srl”, società operativa da luglio 2022 e che nel suo curriculum vanta l’allestimento dell’albero di Natale affidatole direttamente dal Comune di Cagliari a novembre dello stesso anno». 

A conti fatti «si può desumere che ogni fortunato spettatore del concerto costerà ai cagliaritani circa 40 euro».

(Unioneonline/E.Fr.)

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