Arriveranno nuove e supertecnologiche aule, ma ci vorrà ancora un po' di tempo.

Quello che servirà alla Procura di Cagliari per chiudere l'inchiesta e "liberare" l'area oggi off limits dove un anno fa (il 18 ottobre, intorno alle 22) è crollato l'edificio che ospitava l’ex Aula Magna della facoltà di Geologia, in via Trentino (per fortuna a quell'ora senza studenti né docenti). 

Un anno dopo quella notte di martedì che solo per un caso fortuito non è stata una tragedia, in via Trentino non c'è più traccia di quella strage sfiorata.

Ripulita dalle macerie e messa in totale sicurezza, l'area ormai aspetta solo l'arrivo di ruspe e operai: l'università di Cagliari, infatti, ha già il progetto per il nuovo edificio, che contempla anche la riqualificazione degli edifici vicini.

«La nostra priorità è la sicurezza dei luoghi di lavori e di studio della nostra comunità», dice il rettore Francesco Mola. Gli studenti da un lato guardano con favore alle «iniziative dell'ateneo che negli ultimi dodici mesi è intervenuto per mettere in sicurezza diversi edifici», (per esempio nella facoltà di ingegneria), ma dall'altro rilevano che «pur essendo un problema nazionale di università e scuole di ogni ordine e grado, i nostri edifici sono molto vecchi e per questo non sempre così sicuri».

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