«Affrettatevi, qui qualcuno ci rimette la vita». È l’allarme lanciato dal referente Usb Sardegna Gianfranco Angioni, dopo il malore che ha colpito uno degli operatori sanitari precari che da ventidue giorni protestano sotto il Consiglio regionale a Cagliari per ottenere la stabilizzazione.

Complici forse lo stress, la stanchezza per le notti in tenda, il freddo e lo sciopero della fame, uno dei partecipanti al presidio – un lavoratore di 45 anni – è stato trasportato in ospedale. «Un ricovero d'urgenza di uno dei nostri Oss - spiega Angioni - mentre altri si stanno ammalando, un segnale inequivocabile della pressione e dello stress estremo a cui sono sottoposti quotidianamente».

Quelli che stanno trascorrendo i manifestanti – continua Angioni –  sono giorni difficili tra tensione, scioperi della fame, tentativi di furto e aggressioni. «Tali esperienze - si legge in una nota - non solo compromettono la sicurezza fisica, ma influiscono anche sul benessere psicologico degli operatori. La paura e la frustrazione sono palpabili all'interno del presidio, dove il clima si è fatto sempre più opprimente». «Facciamo appello - questa la conclusione del comunicato - a tutte le parti coinvolte affinché considerino con serietà le richieste degli operatori socio-sanitari. È giunto il momento di riportare serenità e rispetto in questa situazione critica, per il bene della nostra comunità sarda. La lotta dei 26 Oss non è solo per loro stessi, ma per garantire un'assistenza dignitosa e sicura a tutti coloro che ne hanno bisogno».

(Unioneonline/v.f.)

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