C’è anche il recupero del tunnel di Tuvumannu tra le voci elencate nel nuovo Puc di Cagliari, il piano urbanistico comunale – atteso da vent’anni – che “disegna” su carta la città del futuro, tra spazi verdistrutture all’avanguardia e la valorizzazione del fronte mare

E anche se per ora si è fermi alla sola firma della delibera, per il consigliere comunale del gruppo misto Roberto Mura «il parco di Tuvixeddu e Tuvumannu è realtà, nel Puc», con la «rifunzionalizzazione dello scatolare in cemento armato derivante dalla parziale realizzazione del tunnel stradale elemento infrastrutturale lungo circa 600 metri la cui realizzazione è stata abbandonata da oltre 10 anni. Rappresenta un segno territoriale, in corrispondenza del colle di Tuvumannu, particolarmente rilevante per il quale si pone il problema di quale utilizzo verrà fatto in futuro».

Diverse le ipotesi prese in considerazione, in vista di una decisione definitiva. Si parte dall’uso parziale dell’opera «come parcheggio interrato, previo completamento, da utilizzare sia in relazione al fabbisogno espresso dalle volumetrie circostanti (ospedale, facoltà di ingegneria, centro sportivo del cus etc.) sia per il parco archeologico, per il quale devono essere trovate adeguate soluzioni anche per le visite turistiche con i bus». Ma la struttura in cemento potrebbe anche subire una parziale trasformazione, con il «riuso per i servizi del complesso di edilizia sociale e per il quartiere»

Altra opzione potrebbe essere il «completamento dell'opera come infrastruttura stradale di collegamento tra il nodo di via Cadello/via Is Mirrionis e la via Is Maglias; il costo necessario è di diversi milioni di euro. Il tunnel era stato previsto per realizzare la direttrice trasversale in uscita dalla città fino alla strada statale 195. La copianificazione ha stabilito che oltre la via Is Maglias il parco archeologico non deve essere attraversato da assi viari per cui resterebbe in campo solo l’ipotesi di un collegamento parziale, fino alla via Is Maglias, che tuttavia avrebbe un'importanza trasportistica e della mobilità urbana notevolmente limitata, anche in relazione ai costi necessari», conclude Mura.

(Unioneonline/v.f.)

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