Una situazione sul filo di lana, se si considera che la consiliatura è agli sgoccioli (sarà questione di giorni). Una scelta che riaccende lo scontro tra maggioranza e opposizione. L'amministrazione comunale di Cagliari pubblica la delibera del nuovo piano urbanistico comunale, il documento che disegna la Cagliari del futuro e che la città aspettava da vent'anni. Per la maggioranza di centrodestra si tratta di una «svolta storica», per l'opposizione di una «mossa della disperazione, quando mancano pochi giorni alla fine della consiliatura». 

Tra le priorità indicate nel nuovo documento di pianificazione urbanistica, tra le altre cose c'è il recupero del tunnel di Tuvumannu (con diversi scenari possibili, uno è quello di realizzare un'area parcheggio, un altro è costruire una viabilità per il quartiere), la valorizzazione di tutto il fronte mare, da Giorgino a Sant’Elia (con il waterfront di via Roma, con il piano guida di Su Siccu), la rigenerazione urbana delle periferie (Is Mirrionis, San Michele, Sant’Avendrace e Sant’Elia), vale a dire la riqualificazione non solo urbanistica ma anche sociale con la creazione di nuovi servizi. E ancora: la realizzazione del parco archeologico di Santa Gilla con la riqualificazione e valorizzazione di Santa Igia e con la navigabilità del canale Riva est, gli interventi di riqualificazione a Barracca Manna, la realizzazione del museo della scienza a Sant'Elia (nell'ambito del progetto stadio). 

Che si tratti di un passaggio fondamentale l’amministrazione Truzzu lo ha dichiarato più volte. Tanto è vero che due anni fa il Consiglio comunale ha approvato il puc preliminare. «Il documento ha bisogno di una partecipazione ampia», lamentano i consiglieri dei opposizione, «arrivare alla scadenza della consiliatura con questo piano, senza una discussione con la città prima, è un errore». Il dibattito è appena cominciato. 

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