I nuraghi come il sito di Stonehenge, che richiama un milione e mezzo di visitatori ogni anno. Un sogno realizzabile secondo l’economista Luigi Guiso, professore all'Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief) che partecipa alla conferenza internazionale “Sardegna, l’Isola dei nuraghi” che si conclude domani, venerdì 17 novembre, alla Manifattura a Cagliari.

Archeologi, economisti, architetti del paesaggio, esperti di marketing, antropologi e genetisti chiamati a discutere sotto vari aspetti delle potenzialità dei monumenti della civiltà nuragica. È un’iniziativa dell’associazione "La Sardegna verso l’Unesco”.

«L'Isola, è stato detto, è un caso unico di paesaggio nuragico integrale. Una base da cui partire per promuovere l’immagine dell’Isola nel mondo». Intanto va avanti il percorso per il riconoscimento dei nuraghi nell’ambito del patrimonio dell’Unesco. «Ci sono tutte le condizioni per raggiungere il traguardo», ha spiegato l’archeologa Marcella Frangipane, che ha seguito tutto l’iter per l’inserimento di un sito dell’Anatolia nel patrimonio tutelato dall’Unesco. Ma occorre rispettare due condizioni: «Il tipo di conservazione, perché non ci devono essere ricostruzioni finte, e il coinvolgimento delle comunità».

© Riproduzione riservata