Selargius, la madre di Manuel Mameli: «Non merita i vostri insulti»
I genitori scrivono un libro sulla vita del venticinquenne disperso in Ucraina, dove era andato a combatterePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Manuel non era un mercenario, ma un giovane uomo dal cuore grande». Vincenza Perez e Stefano Mameli parlano per la prima volta del figlio, il foreign fighter partito da Selargius per difendere l’Ucraina, di cui non si hanno notizie da maggio dopo un attacco russo mentre era in missione sul fronte. Ufficialmente “missing in action” - disperso in azione - parole che nel dolore tengono accesa la speranza della famiglia del 25enne. A lui hanno dedicato un libro, “Manuel, il coraggio di una scelta”, scritto per raccontare la storia del ragazzo: «Per noi un eroe».
Poco più di cento pagine dove la madre ripercorre la vita del figlio, gli anni dell’infanzia, gli studi, la passione per la cucina, le prime esperienze lavorative a Cagliari e fuori dall’Isola.
Sino a quella decisione di arruolarsi nella Legione internazionale presa a novembre dello scorso anno, una scelta di vita che era nell’aria da tempo: «Mamma, papà, parto per l’Ucraina». Parole che hanno gelato i genitori: «Nonostante la paura e il dolore, non potevamo che rispettare la sua scelta».
Da allora è stato un susseguirsi di telefonate, fra paure, e racconti del ragazzo nel tentativo di rassicurare la famiglia.
«L’11 maggio fu una serata indimenticabile, intensa, carica di emozioni. Una coincidenza speciale». La sorella Stefania in quei giorni era a casa dei genitori per una mini vacanza. «Manuel fece una videochiamata, l’occasione perfetta per stare tutti insieme, anche se nessuno poteva immaginare quanto sarebbe stata significativa».
L’articolo completo di Federica Lai su L’unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital