Sette società con un campo di azione comune, la lotta al fuoco, e un identico interesse: il denaro che ogni Regione italiana stanziava per affidare il servizio antincendio nei mesi più caldi. Bandi di gara multi milionari condizionati da un presunto accordo siglato tra le aziende, un “cartello” che avrebbe consentito loro di presentarsi come un fronte saldo davanti agli enti pubblici e ottenere l’appalto presentando ribassi d’asta minimi, dunque a cifre più elevate che non se la concorrenza fosse stata reale.

Le verifiche

È il contenuto di un’inchiesta (contro ignoti) per frode in pubbliche forniture avviata dalla Procura di Cagliari sulla scorta di quanto sostenuto dall’Autorità per la concorrenza, che nel 2019 ha chiuso un’istruttoria legata a presunte «condotte illecite, anche di natura anticoncorrenziale», legate ad «appalti pubblici» su «servizi antincendio e di elisoccorso». L’Authority aveva riscontrato che «dall’analisi di svariate gare» in quel settore era emerso «un ricorrente modello di partecipazione caratterizzato dall’assenza di sovrapposizione da parte delle imprese nelle offerte e da ribassi d’asta particolarmente esigui, a volte prossimi allo zero». Così il pm Andrea Vacca, per verificare l’eventuale sussistenza di profili penali, ha incaricato la Guardia di Finanza di Cagliari di svolgere i dovuti accertamenti e i militari del Nucleo di Polizia economica, acquisiti nella sede dell’Antitrust i documenti relativi all’appalto sardo, hanno preparato una relazione ora sul tavolo del magistrato.

Le società

L’Authority, che parla di «cartello segreto orizzontale», cita da un lato le società Heliwest di Isola d’Asti, Airgreen di Torino, Elifriulia di Ronchi dei Legionari, Eliossola di Domodossola, Elitellina di Sondrio e Star Work Sky di Alessandria (avrebbero dato vita a «un’intesa unica, continuata e complessa» riguardante «il condizionamento del mercato dei servizi antincendio boschivi»), e da un altro le stesse aziende con in più la Babcock mission critical services international, la Babcock mission critical services Italia e la Air corporate (la cui «intesa» avrebbe riguardato la «fissazione» preventiva «dei prezzi relativi ai servizi con elicottero» nell’ambito «dell’Associazione Elicotteristica Italiana»). Un comportamento in ipotesi contrario «all’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea» che vieta «accordi tra imprese» tali da «impedire, limitare o falsare la concorrenza» nei Paesi Ue. Tre anni fa l’istruttoria, riguardante diciotto gare pubblicate tra il 2005 e il 2018 in dieci regioni italiane Sardegna compresa, era stata chiusa ritenendo «accertata» l’esistenza «di due distinte intese anticoncorrenziali» che puntavano a condizionare «le gare per i servizi antincendio mediante elicotteri» e a bloccare i prezzi delle «prestazioni».

In Sardegna

Nell’Isola il bando del 2012 è stato vinto dall’associazione temporanea di imprese Airgreen, Eliossola, Elifriulia, Star Work ed Elitellina con un ribasso ritenuto minimo. Stesso discorso nel 2015. L’appalto 2021-2023 è stato aggiudicato alla Ati “E+S” ed Elitellina, vincenti su Airgreen, Star Work ed Elifriulia. Nell’appalto 2018-2020 la Regione aveva stanziato 10,6 milioni di euro, in quello 2021-2023 ha messo a disposizione 14,5 milioni: il 36 per cento in più. Intanto il Consiglio di Stato nell’estate 2021 ha ritenuto legittime le multe inflitte nel 2019 dall’Autorità alle società: 18.049.410 euro alla Babcock mission critical services Italia (da pagare in solido con la controllante Babcock mission critical services international); 5.010.886 euro alla Air Corporate srl (in solido con la controllante Airi srl); 4.399.461 alla Airgreen; 2.058.948 euro alla Heliwest; 1.705.504 euro alla Elifriulia; 1.364.018 euro alla Eliossola; 1.273.340 euro alla Elitellina; 1.165.726 euro alla Star Work Sky; 7mila euro all’Associazione elicotteristica italiana.

Andrea Manunza

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