Tende e un grande falò per trascorrere la prima notte di protesta davanti al porto di Cagliari.

Sono cinque i giorni di agitazione annunciati dai pastori e dagli agricoltori della Sardegna che si sono mobilitati con i loro trattori per contestare le politiche e i vincoli dell'Unione europea sulle produzioni nelle campagne.

Attorno al fuoco un centinaio di manifestanti, mentre molti sono rientrati a casa, pronti a tornare alle prime luci del mattino per riprendere la “battaglia”.

Mercoledì, secondo giorno di presidio, sono previsti i primi incontri per fare arrivare la protesta alle istituzioni: pastori e agricoltori vedranno per prima cosa i dirigenti di Laore e Argea per fare il punto della situazione sugli aiuti al comparto agricolo regionale.

Oltre che nell’Isola la mobilitazione è scattata anche in altre regioni d’Italia. Sfilate di trattori hanno interessato anche l'Autostrada del Sole in Toscana, con 400 mezzi provenienti anche dalle regioni limitrofe e dal Veneto. Proteste anche in Liguria e Lombardia. 

Su quanto sta avvenendo è intervenuto anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, secondo cui «le proteste di questi giorni derivano da anni di scelte scellerate dell'Europa».

(Unioneonline/l.f.)

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