L'Inps fa marcia indietro sulla misura "Incentivo Occupazione Sud": le centinaia di domande presentate dalle aziende sarde per la defiscalizzazione dei contributi sulle nuova assunzione, in un primo momento respinte dall'Istituto previdenziale, saranno riesaminate e in gran parte accettate.

Dal 15 marzo il governo ha destinato alla Sardegna 30 milioni di euro, da spartire con Abruzzo e Molise, per incentivare l'occupazione di giovani, tagliando i contributi previdenziali a carico delle aziende intenzionate a dar loro un lavoro.

La misura, che ha riscosso fin dai primi giorni un notevole successo tra gli imprenditori, ha dovuto però subire una battuta d'arresto per un corto circuito procedurale tra le banche dati regionali e quelle dell'Anpal, l'Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro che sta coordinando l'erogazione dei fondi.

FERMI AI BOX - Una serie di intoppi riscontrati ad aprile hanno costretto l'Inps a interrompere l'elaborazione di nuove richieste e tenerne congelate circa 11mila già presentate, non prima però di aver erogato quasi 20 milioni di euro.

"Sono stati riscontrati ritardi nell'aggiornamento degli archivi Anpal sullo stato di disoccupazione dei lavoratori - ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia, Gabriella Di Michele - che hanno determinato il respingimento di istanze di assunzioni che invece, presentavano i requisiti di legge".

L'Isola, inserita tra i territori beneficiari del fondo in quanto "regione meridionale in difficoltà", potrà ancora disporre di 11 milioni di euro.

Le aziende con sede in Sardegna, intenzionate ad assumere nuovi dipendenti potranno accedere a uno sgravio contributivo nelle denunce mensili all'Inps fino a un massimo di 8.060 euro l'anno per lavoratore.

Uno sconto applicato ai datori di lavoro che offriranno assunzioni a tempo indeterminato, trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato e apprendistati professionalizzanti.

Il bonus non alleggerirà i contributi Inail, ma potrà essere assegnato anche in caso di assunzione a scopo di somministrazione, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, per la durata complessiva di 12 mesi.

CHI HA DIRITTO - Non tutti i neoassunti però avranno diritto allo sgravio, riservato ai disoccupati con meno di 24 anni, oppure di qualsiasi età e senza lavoro regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

L'assunzione dovrà inoltre concretizzarsi nel 2017, mentre l'incentivo dovrà essere impiegato entro il 28 febbraio 2019.

Ora che i disagi sembrano alle spalle, la lavorazione delle pratiche arretrate potrà ripartire.

"Contestualmente alla rielaborazione delle istanze rigettate - spiegano dall'Inps - l'Istituto provvederà a riprendere l'ordinaria elaborazione di ulteriori richieste".

Dal momento dell'approvazione della domanda, il datore di lavoro, se non lo avesse già fatto, avrà sette giorni di tempo per procedere alla stipula del contratto, e dieci giorni (scatteranno anch'essi dal momento del via libera dell'Inps) per comunicare all'Istituto di previdenza nazionale l'avvenuta assunzione. In caso di mancato rispetto delle scadenze l'intera procedura sarà annullata, e l'imprenditore sarà costretto a inoltrarla nuovamente.

Luca Mascia

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