Ennesimo sciopero per tutta la giornata domani giovedì 18 all’ARST organizzato dal sindacato ORSA TPL degli autisti e ferrotranvieri.

Ventiquattro ore di astensione da lavoro di tutte le unità produttive: servizio automobilistico, ferroviario, metrotranviario, amministrativo e impianti fissi.

Protesta forte e decisa in risposta al silenzio dell'ARST rispetto alle 21 questioni segnalate da ORSA, e in particolare per rigettare la proposta aziendale di integrativo in busta paga per indennità e premi di produttività. Pur di «non convocare ORSA, l’ARST tenta in modo goffo di correre ai ripari presentando a sigle sindacali, oramai da decenni dormienti, una proposta di integrativo farsa che definisce come “epocale”, ma che in realtà non contiene nulla rispetto al passato», spiegano Luigi Melis e Massimo Frau della segretaria regionale del sindacato.

Da tempo ORSA TPL chiede «carichi di lavoro sostenibili, una rivalutazione economica delle indennità aziendali ferme da decenni, regole trasparenti sui turni e una rimodulazione di quelle che sono le regole di gestione dei part-time, oggi vittima di turni con nastri elevati».

Le altre criticità denunciate da ORSA: «Continue ostilità interne, indennità aziendali da rivalutare, creazione di un sistema informatico per il cambio turno tra lavoratori che oggi viene gestito con logiche poco chiare, buoni pasto assenti, situazioni parametrali totalmente da rivisitare e non allineate con le attuali professionalità aziendalmente acquisite», proseguono Melis e Frau. Priorità dei lavoratori ignorate ma in compenso «il direttore e il suo vice hanno avuto un corposo aumento della retribuzione».

Si attendono disagi per la cittadinanza in tutta l’Isola, corse soppresse, linee interrotte, trasferimenti annullati, nel rispetto delle fasce minime di garanzia previste dalla legge.

In attesa del tavolo di confronto con la dirigenza ARST e di risposte da parte della Politica di Governo Regionale «non arretreremo di un solo centimetro – spiegano – , lotteremo con tutta la nostra forza anche con iniziative di protesta più importanti, non accetteremo mai un integrativo che offende mortifica e divide il personale. ARST deve aprire un vero confronto e dialogo con ORSA TPL cosi come altre Aziende di TPL hanno fatto, o dovrà rispondere davanti a tutta la Sardegna del malessere che sta creando», chiudono Frau e Melis.

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