“Non è giusto fare una separazione tra intercettazioni lecite e intercettazioni illecite. L’esperienza giudiziaria ci dice che oggi la mafia più che sparare corrompe, più che uccidere cerca cooptazione. E dunque è tra i colletti bianchi e nelle zone grigie della borghesia che bisogna cercare i responsabili di quel terreno favorevole per i grandi mafiosi”.
Così, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di corte d’appello della Sardegna, il procuratore generale Luigi Patronaggio ha voluto dire la sua sul caso delle intercettazioni, di cui il ministro Carlo Nordio ha ipotizzato una regolamentazione ipotizzato.