Le importanti scoperte archeologiche fatte nelle ultime settimane nelle trincee scavate in via Ponte Romano in occasione dei cantieri sulla rete del gas, hanno risvegliato l'interesse della comunità e delle Istituzioni sull'importanza della tutela dei beni culturali.

Servono finanziamenti sufficienti per rendere fruibile l'area ed evitare che tutto venga seppellito da una colata di cemento.

Il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler ha scritto nei giorni scorsi al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e all'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa con l'obiettivo di ricercare fondi necessari alla valorizzazione dell'antico mosaico di epoca imperiale e le mura antiche di una villa lussuosa risalente alla seconda metà del III secolo, scoperta in via Ponte Romano durante i lavori svolti da Italgas.

"Il Comune di Porto Torres non dispone, purtroppo, dei fondi necessari per proseguire con l'attività archeologica, ma non vogliamo perdere l'occasione di mostrare alla popolazione anche questa nuova e grande bellezza - ha detto il sindaco - per questo abbiamo sensibilizzato alcune aziende del territorio, chiedendo loro di sostenere economicamente l'intervento, ma servono ulteriori fondi. La comunità di Porto Torres è favorevole al fatto che questa straordinaria opera d'arte tornata alla luce dopo duemila anni venga resa visibile e che non sia più nascosta e ricoperta dall'asfalto".

Il primo cittadino ha chiesto un intervento del ministero e della Regione con l'obiettivo di dare il via a una nuova campagna di scavi. "Siamo convinti che Porto Torres può rilanciare la propria economia attraverso il suo straordinario patrimonio culturale che per troppi decenni è rimasto oscurato dall'industria e dalla crisi occupazionale. È una possibilità di riscatto che non vogliamo perdere e progetti di questo tipo ci consentirebbero di far puntare i riflettori sulla cultura come fattore di sviluppo del territorio".
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