Pratiche artistiche e rigenerazione urbana al festival Sardegna Cinema Paradiso
Appuntamenti a ingresso gratuito tra Milis e CagliariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Sardegna Cinema Paradiso" è la nuova manifestazione diffusa che mette in relazione cinema, architettura e narrazioni climatiche, con appuntamenti a ingresso gratuito fino a domani tra Milis e Cagliari. Il festival nasce dall’idea di usare il cinema e le pratiche artistiche come strumenti per leggere la crisi climatica e i cambiamenti già in atto, collegando immaginari speculativi (fantascienza, distopia, climate fiction) a temi concreti: futuro delle comunità, rigenerazione dei territori, valorizzazione delle aree interne.
La rassegna è uno spin-off del progetto “METAMORPHOSIS. Transforming Italian Architecture”, vincitore del bando “Festival Architettura III” del Ministero della Cultura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea. Sardegna Cinema Paradiso ne amplia lo sguardo orientandolo sulle questioni climatiche, sulle trasformazioni dell’abitare e sulle potenzialità culturali e sociali dei contesti “marginali”, attraverso proiezioni, panel e commissioni artistiche. Il concept richiama “Nuovo Cinema Paradiso” come riferimento contemporaneo e come spazio politico: luoghi domestici o industriali, poco frequentati o sottoutilizzati, vengono attivati come sedi temporanee di visione e incontro.
Il programma ha preso avvio sabato 13 dicembre a Milis, con una serata dedicata alle aree interne e al ruolo delle pratiche artistiche nei processi di rigenerazione. Dalle 18 alle 20, negli spazi di Casa Oaxaca, il pubblico ha incontrato due lavori commissionati: “Site Specifics” di Isa Robertini (sculture pensate in relazione al contesto) e “Mesu Dusia – Storie di Donne e Agrumi” di Giulia Menicucci, percorso fotografico e video che raccoglie storie femminili legate alla terra e al lavoro agricolo. La serata è proseguita a Casa Bagnolo: dalle 20 presentazione di “Topografia del Lamento”, video di Sarah Atzori; alle 21.15 il panel “Comunità rurali, abitare il futuro, relazioni tra esseri umani e territorio”, con Menicucci, Robertini e Atzori, moderato da Francesca Sassu.
Venerdì 19 dicembre il festival si è spostato a Cagliari, negli spazi di Dom-Osc in via Newton 12, con un focus sulla Climate Fiction come chiave per interpretare il presente. In programma la proiezione di “Clorofilla” di Ivana Gloria e un’intervista con Paolina Consiglieri sul progetto “Non è tutto rosa”. A seguire un reading a cura di Kyber Teatro e un panel con Clelia Farris, Francesca Lixi e la stessa Consiglieri sulle narrazioni speculative legate al cambiamento climatico.
Sabato 20 dicembre, sempre a Dom-Osc, la giornata conclusiva è dedicata al rapporto tra immaginari della fantascienza e urgenze climatiche contemporanee. Intervengono Andrea Mura e Alfonso Pinto per presentare il film “Toxicily”. In programma anche un nuovo reading di Kyber Teatro, la presentazione di Jordan Keys con“Between Sea and Stone, Between Jazz and Launeddas” e, in chiusura, il monologo “Fantàsia” interpretato da Riccardo Murgia.
Tre date, due città, ingresso libero: “Sardegna Cinema Paradiso” rilegge il patrimonio esistente come risorsa culturale, ecologica e narrativa. In questo senso, Milis e Cagliari diventano coordinate di una stessa domanda: come si abita il presente che cambia?
