"Enrico Costa. Lo scrittore e la sua città" è il titolo della mostra aperta sino al 17 aprile alla Biblioteca Universitaria di Sassari, nuovo tassello di un progetto che parte da lontano e dedicato ad uno degli studiosi sardi più illustri.

L'occasione nasce con i centodieci anni dalla morte di Costa, e per rendere ancora una volta omaggio all'uomo che ha lasciato, non solo a Sassari, una straordinaria eredità culturale.

Gadget per i visitatori (foto ufficio stampa)
Gadget per i visitatori (foto ufficio stampa)
Gadget per i visitatori (foto ufficio stampa)

Fra le opere in mostra il testo originale del primo racconto giovanile, "Storia di un gatto", prezioso quaderno autografo scritto nel 1863 e in cui si evince come il Costa, già a ventitré anni, fosse non solo un amante della letteratura, ma avesse un'attitudine speciale per il disegno, per l'illustrazione e anche per la musica.

La sua passione per il teatro e per l'arte nasce sin da ragazzo insieme alla futura moglie e al cugino Luigi Canepa, per il quale realizzerà la stesura del libretto d'opera "Davide Rizio".

Alla Biblioteca Universitaria le teche e i supporti didattici mettono in evidenza l'attitudine poliedrica dello scrittore, a partire dalla età giovanile, per arrivare alla maturità con l'approdo alla fase archivistica.

A trovare spazio i riferimenti alle attività di promotore culturale, etnografo autodidatta nonché inventore della Cavalcata sarda, romanziere di successo, giornalista e autore del "Sassari", e nondimeno antesignano di opere di beneficienza quale promotore delle "Cucine economiche", ente che si occupava di dare da mangiare ai poveri.

Concerto in occasione dell'inaugurazione (foto ufficio stampa)
Concerto in occasione dell'inaugurazione (foto ufficio stampa)
Concerto in occasione dell'inaugurazione (foto ufficio stampa)

Presenti anche rimandi alla vita familiare, dalle lettere più intime alle più rare immagini fotografiche. Di grande pregio il rapporto epistolare con la venerata regina Margherita.

L'iniziativa è promossa da Aristeo d'intesa con la stessa Biblioteca, l'Archivio storico comunale, con il sostegno e il patrocinio della RAS e della Fondazione di Sardegna, e sotto l'egida del comune di Sassari.

(Unioneonline/v.l.)
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