Oristano, tante emozioni durante la vestizione di su componidori Antonio Giandolfi
Una magia. Anche questa volta.
Un rito di un'ora, quello della vestizione, che commuove, tra gli squilli di trombe e il rullo dei tamburi.
Prima la camicia bianca ricamata e poi i nastri rossi stretti alle braccia.
Arriva su coiettu di pelle, i fazzoletti cuciti attorno al viso ed ecco la maschera color terra.
E la Sartiglia a quel punto può veramente iniziare.
Dopo un'ora davanti a tutti c'è su Componidori per il Gremio dei Contadini.
Quando Antonio Giandolfi sale sul tavolo in legno è disorientato. Il suo viso è scolpito dalla tensione.
Cerca con lo sguardo di riconoscere chi è seduto nella sala di via Aristana addobbata a festa.
Per lui arrivano i primi applausi e anche qualche coretto da stadio. Le due massaieddas, Marta Puddu e Susanna Sanna, le due ragazze che hanno l'onore di vestire il capocorsa, sono velocissime: sigillano attentamente ogni indumento con ago e filo.
La regia è affidata a sa massaia manna Patrizia Pala.
Tra un applauso e l'altro arriva il velo, poi il cilindro e infine la camelia cucita sul petto. Nella sala la tensione sale.
Su Componidori sale a cavallo E poi tutti in via Duomo per la corsa alla stella.
Sara Pinna