"Credo che la cosa più difficile con cui fare i conti sia che i paparazzi che l'avevano inseguita nel tunnel siano gli stessi che scattavano foto mentre mia madre moriva. Io e William lo sappiamo, ci è stato riferito molte volte". Sono le parole del principe Harry in uno sfogo alla BBC, che domenica 27 agosto e in occasione delle celebrazioni del 20esimo anniversario dalla morte della principessa di Galles trasmetterà un documentario, "Diana, 7 Days", in cui si ripercorrono i fatti della triste vicenda.

Era il 31 agosto 1997 quando lady Diana Spencer perdeva la vita a Parigi nel tunnel del Pont de l'Alma. Sotto gli occhi di quegli stessi fotografi che, stando alle ricostruzioni effettuate dalla polizia francese, sarebbero stati fra le cause che fecero sbandare l’auto su cui la principessa viaggiava in compagnia di Dodi al Fayed anche lui, insieme all’autista Henri Paul, fra le vittime dell’incidente.

"Mia madre aveva ferite molto gravi alla testa, ma era ancora viva – prosegue Harry – e queste persone che avevano causato l’incidente, invece di aiutarla, scattavano fotografie mentre lei moriva".

Nel corso dell’interviste Harry difende anche il padre, ricordando come lui si prese cura dei ragazzi nei giorni della scomparsa della madre: "Era lì per noi – ha ricordato – Una delle cose più dure per un genitore è dire ai figli che l'altro genitore è morto".

Nel filmato della BBC anche i ricordi di William, che svela i retroscena della "parata" che accompagnò il feretro sino a Westminster, con i due ragazzi, insieme a Carlo e al principe Filippo, a seguire la bara della principessa fra il dolore e le lacrime del pubblico lì accorso da ogni angolo dell’Inghilterra e del mondo.

"Non fu una decisione facile – ha confessato Harry – ma una decisione di famiglia". Il principe ha anche ricordato le parole del nonno Filippo, che chiese ai ragazzi: "Se lo faccio io, lo fate anche voi?".

Nel racconto di William e Harry anche le emozioni di una giornata in cui forse per la prima volta si trovarono a fare i conti con il peso, seppur ancora ragazzini, di un ruolo pubblico così importante.

"È stata la cosa più difficile che abbia mai fatto", ha ricordato il primogenito di Carlo e Diana, che ha anche parlato di una sensazione di scissione "tra il mio ruolo di principe e quello di un ragazzo che ha appena perso la madre e vuole solo chiudersi nella sua camera a piangere".

William rivela nel documentario di non aver lì per lì compreso "come mai le tante persone accorse piangessero e esprimessero emozioni così forti nonostante non conoscessero nemmeno" Diana.

Una domanda cui ha trovato una risposta con gli anni, quando "ho capito tutto quello che è riuscita a dare alla gente. Era un raggio di sole in un mondo grigio".

(Redazione Online/v.l.)
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