La ruralità può diventare un'opportunità turistica per contrastare lo spopolamento. Se ne parla sabato 21 dicembre a Martis nell'ambito dell'evento "Rural Jam-Data Zero", un progetto che nasce nel cuore dell'Angola ma guarda lontano.

Grazie al bando "Salute e Trigu" della Camera di Commercio, il Gal Anglona ha immaginato l'idea trasformandola in realtà e si prepara ora a dare vita allo spin off di un evento che vuole crescere sino a diventare manifestazione da rosso sul calendario per gli amanti della convivialità, della letteratura, dell'arte, della musica, dello sport, del territorio di Sardegna e dei festival, delle filiere ricollegabili ai concetti sopra citati.

Il tutto alla scoperta e ri-scoperta delle bellezze naturali e architettoniche dell'Isola.

La giornata si aprirà con una mattinata di escursioni all'aria aperta alla scoperta delle bellezze e dei luoghi più ameni dell'Anglona. A partire dalle 15 e sino alle 17 l'evento entrerà nel vivo con la tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo "I festival come generatori di sviluppo", coordinata dal direttore del Gal Anglona Simone Campus.

Tra i partecipanti Luca Zoccheddu (festival Pazza Idea e Liquida, fra gli altri), il musicista e organizzatore Enzo Favata, Enrico Lobino sindaco del paese di Florinas che ospita il festival Florinas in Giallo, l'esperta di turismo sostenibile Maria Grazia Manca (Agenzia Laore), l'archeologo Domingo Dettori e Silvia Sarta, curatrice di una approfondita ricerca sull'effetto dei festival in Sardegna.

Sono previsti, inoltre, gli interventi del sindaco di Martis Tiziano Masia, del presidente del Gal Gianfranco Satta e del presidente dell'Unione dei Comuni del Coros Carlo Sotgiu. Il tutto animato dalla musica del cantautore nulvese Pasquale Demis Posadinu.
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