Per la gestione di museo, pinacoteca, biblioteca e archivio a Oristano è tempo di scelte.

E la Giunta Lutzu deve decidere al più presto visto che a dicembre scade la proroga per la gestione dell'Antiquarium arborense.

La questione è però molto delicata, gli scenari possibili sono quattro: ampliare la Fondazione Sartiglia e inserire al suo interno la gestione di tutti gli altri beni culturali della città. Questa ipotesi (fortemente sostenuta dal gruppo Fortza Paris) al momento sembra anche quella più semplice da attuare e meno costosa perché implica una modifica dell'attuale statuto, con conseguente passaggio del personale del museo alla Fondazione già esistente.

L'altra possibilità (sostenuta soprattutto dai Riformatori) è quella di creare una nuova Fondazione che si occupi solo di beni culturali, senza la Sartiglia.

Una soluzione su cui, dopo i dubbi iniziali, avevano raggiunto un accordo i partiti politici ma lo stop è arrivato dai dirigenti che hanno ritenuto troppo costosa l'ipotesi di creare un altro organismo: sarebbe necessario assumere un direttore (dopo una selezione pubblica), revisori e altro personale.

Operazioni che richiedono minimo sei mesi di tempo.

L'altra ipotesi è far gestire i beni culturali alla Oristano servizi, società in house del Comune che si occupa del verde pubblico e di manutenzioni varie. La proposta non sembra però trovare riscontri positivi, così l'ultima spiaggia sembra quella di bandire una nuova gara d'appalto.

A giorni la decisione della maggioranza di centrodestra.

Valeria Pinna
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