Irriverente, divertente, ironico e a volte dissacrante ma chiarissimi sono i messaggi che i suoi personaggi riescono a trasmettere.

La cifra stilistica di Alessandro Tamponi ha forza. Ha un dna preciso che lo rende riconoscibile.

Tratti di pennello sicuri, tutt'altro che armoniosi, ma spigolosi come lui e i suoi personaggi, tratteggiano storie di vita quotidiana e raccontano, in modo ironico, una Sardegna solo in parte tradizionale ma dove pregi e difetti della modernità entrano in maniera travolgente scombinando regole sedimentatesi da secoli.

Da domani le sale del Museo archeologico nazionale "G. Asproni" di Nuoro - diretto da pochi mesi da Manuela Puddu - ospitano uno dei tanti percorsi dell'artista architetto nuorese con la personale di pittura "Un'interpretazione contemporanea: il cibo per Alessandro Tamponi".

Si tratta di una riflessione moderna sul cibo e sui rituali che lo contraddistinguono. Un confronto tra l'approccio contemporaneo all'alimentazione e quello che viene identificato come tradizionale e antico.

La mostra tematica ripercorre alcuni dei motivi della gastronomia sarda tradizionale e li esprime con una tecnica moderna, l'acrilico, attraverso accostamenti cromatici che consentono la lettura di un certo sarcasmo di fondo nei confronti della quotidianità.

L'obiettivo è quello di suscitare un confronto tra l'alimentazione tradizionale contemporanea e quella di un lontano passato, rilevata dalle ricerche archeologiche.

Le opere di Tamponi raccontano un'Isola resistente anche per l'approccio al cibo dei suoi abitanti. Gli attori principali dei suoi dipinti vestono in gambales e cusinzos, velluto, le donne hanno il fazzoletto al capo.

Un universo in fieri sorpreso nella quotidianità a bere, mangiare, viaggiare (bellissimo l'affresco che si può ammirare all'aeroporto di Olbia), ma anche divertirsi e amare senza pregiudizi.

I lavori di Alessandro Tamponi sono già stati molto apprezzati a livello internazionale: ha esposto i suoi quadri alla Agora Gallery di New York, a Londra, in Svezia, in Russia, in Svizzera, in Canada e in Nuova Zelanda.

La mostra al Museo archeologico di Nuoro sarà visitabile fino al 24 settembre e rientra nel calendario delle manifestazioni previste per Musei di Storie sul tema Cibo.
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