Il Man si fa in tre e venerdì, dalle 19, apre le sue porte per tre inaugurazioni speciali.

Il museo di Nuoro ospiterà la prima mostra antologica in Italia dedicata a Berenice Abbott, protagonista della storia fotografica del Novecento, un'altra prima personale sarà quella dell'artista americana Jennifer West.

A chiudere il cerchio, sarà l'installazione di Leonardo Boscani, Golden Zimmer, specificatamente realizzata per la Project Room. Una selezione di ottantadue stampe originali compongono l'esposizione "Topografie" di Berenice Abbott, a cura di Anne Morin. Ritratti fotografici dedicati ai maggiori protagonisti dell'avanguardia artistica e letteraria europea, risalenti al periodo in cui, tra il 1923 e il 1926, si trasferì a lavorare a Parigi per Man Ray.

E poi ancora suggestioni urbane a New York dopo la grande depressione del 1929, sotto l'influenza di Atget; fino alla vena scientifica sviluppata concentrandosi sul dinamismo e sugli equilibri delle forme.

"Action Movies, Painted Films and History Collage" è il titolo della mostra di Jennifer West, a cura di Lorenzo Giusti.

L'artista californiana ha iniziato a esplorare la possibilità di produrre film senza la videocamera dal 2004: rimuove la pellicola dal suo contesto d'uso convenzionale, intervenendo su di essa attraverso la pittura.

Con Golden Zimmer, che rientra nel progetto del Man La Costante Resistenziale dedicato alle ricerche artistiche più recenti, Boscani si focalizza sull'esodo migratorio.
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