C'è il turista che ci passa sotto, camminando, con la cartina di Milano tra le mani.

C'è chi, distrattamente, si dirige chissà dove con il naso incollato al cellulare.

E invece chi, ogni tanto, alza lo sguardo e, dopo un attimo di smarrimento e stupore, si affretta a cercare una targa, una didascalia, qualcosa che spieghi cosa sono quelle figure gigantesche e così vivaci che fissano curiose (nonostante l’unico occhio) bus, tram e passanti.

Sono tre, per la precisione: una donna - vestito verde a fiori - e due uomini, uno in giacca e cravatta, l’altro in un completo colorato. Sembrano spintonarsi, quasi a voler uscire dalla tela che li tiene "intrappolati" ed entrare nella frenetica Milano.

Sono il frutto della fantasia di Antonio Marras: lo stilista algherese è stato scelto per il curioso compito di dare vita e abbellire un cantiere edile. Quello del Teatro Lirico, un'istituzione per la città di Milano, attualmente in fase di restauro dopo quasi vent'anni di inattività.

Antonio Marras
Antonio Marras
Antonio Marras

"Il titolo dell’opera è "Com'è bella la città - racconta a L’Unione Sarda Antonio Marras, che l’ha composta insieme a Marco Velli di Laboratorio Ilce Italia e Printable - un omaggio alla canzone-manifesto di Giorgio Gaber", aggiunge.

Un omaggio dovuto al cantante milanese, di cui quest’anno ricorrono i 15 anni dalla scomparsa, ospite fisso nel cartellone del Lirico che alla riapertura prenderà, non a caso, il suo nome. E al suo brano, che esalta la "capitale morale" fatta di luci e negozi, nel boom degli anni sessanta.

Il mega-pannello di 500 metri quadrati riveste completamente i ponteggi dei lavori e sarà visibile al 30 giugno.

Anche quando cala il sole, grazie a una particolare illuminazione che valorizza l'opera anche nelle ore serali e notturne.

Il dettaglio di uno dei personaggi ritratti da Marras
Il dettaglio di uno dei personaggi ritratti da Marras
Il dettaglio di uno dei personaggi ritratti da Marras

L'installazione al Lirico, spiega il curatore Francesco Maggiore, "rientra in un programma più ampio, che si chiama 'Cantiere-Evento', ideato dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi, con il sostegno del Comune di Milano, e che permette di portare delle iniziative culturali, artistiche o di spettacolo all’interno di un cantiere".

"Al Lirico abbiamo voluto realizzare un'installazione urbana, molto grande: ho chiesto ad Antonio Marras di pensare a questa installazione e lui in pochissimi giorni ha realizzato un bozzetto, che poi è rimasto quello fino alla fine. Ora Milano è più bella, con quest'opera in via Larga", dice ancora Maggiore.

"Ho disegnato tre personaggi che molto teatrali - spiega l'artista algherese - che invece di stare chiusi in uno spazio si affacciano su Milano".

"Onestamente - conclude Marras - ho pensato che questo lavoro fosse una follia di Francesco Maggiore e che mai avrebbe visto la luce. Dopo un anno, invece, è successo. Direi che esiste un Dio degli incoscienti che aiuta i folli...".

Angelica D'Errico

Alessandra Favazzo

(Unioneonline)

La mega-installazione di Antonio Marras davanti al Teatro lirico di Milano
La mega-installazione di Antonio Marras davanti al Teatro lirico di Milano
La mega-installazione di Antonio Marras davanti al Teatro lirico di Milano
Si intitola "Com'è bella la città", in omaggio al brano di Giorgio Gaber
Si intitola "Com'è bella la città", in omaggio al brano di Giorgio Gaber
Si intitola "Com'è bella la città", in omaggio al brano di Giorgio Gaber
Il pannello è grande 500 metri quadri
Il pannello è grande 500 metri quadri
Il pannello è grande 500 metri quadri
L'opera dell'artista algherese "nasconde" i lavori di restauro della struttura
L'opera dell'artista algherese "nasconde" i lavori di restauro della struttura
L'opera dell'artista algherese "nasconde" i lavori di restauro della struttura
Due dei personaggi "teatrali" ritratti da Marras
Due dei personaggi "teatrali" ritratti da Marras
Due dei personaggi "teatrali" ritratti da Marras
Dopo il restauro, il teatro verrà intitolato al cantautore milanese
Dopo il restauro, il teatro verrà intitolato al cantautore milanese
Dopo il restauro, il teatro verrà intitolato al cantautore milanese
L'opera si trova in via Larga
L'opera si trova in via Larga
L'opera si trova in via Larga

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