Cagliari: torna Paper Planes tra editoria, linguaggi visivi e creatività
Due giorni all’insegna di esposizioni di libri, fanzine, mostre e tanti talkPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due giornate interamente dedicate alla carta, alle immagini e alle idee che prendono vita tra le arcate della Facoltà di Architettura di Cagliari. Ieri e oggi, sabato 11 ottobre, torna Paper Planes, il festival che celebra editoria indipendente, linguaggi visivi e autoproduzioni, realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e a cura dell’associazione culturale Lollove Edizioni, Cultína e Label.
L’edizione 2025 si presenta con un programma più ricco che mai: esposizioni di libri, fanzine, stampe e progetti cartacei, due mostre dedicate ai manifesti di Mypostersucks e alle grafiche di Stefano Asili, laboratori e una lunga maratona di talk che intrecciano grafica, fumetto, fotografia, editoria, internet e cultura pop.
Tra gli ospiti spiccano i fumettisti Dottor Pira ed Edo Massa, l’illustratore e art director Mypostersucks, il filosofo e giornalista Mattia Salvia (fondatore di Iconografie), la curatrice e ricercatrice Elisa Medde, la critica Arianna Caserta, gli esperti di arti visive e culture Diy Francesco Ciaponi e Laura Galassi, Matteo Milaneschi – curatore del magazine internazionale Mental Athletic – e Francesca Spiller, esperta di “indie mag”. Saranno loro ad animare i talk ospitati nella sala Asili della Facoltà, mentre il chiostro della Scuola di Architettura farà da cornice all’area expo, con oltre quaranta progetti da scoprire e sfogliare.
Il festival Paper Planes, nato nel 2021 con un primo focus sull’autoproduzione cartacea, si è trasformato nel tempo in un vero e proprio punto di incontro per le comunità creative sarde e non solo. L’obiettivo rimane quello di creare uno spazio – fisico e simbolico – di confronto e dialogo tra artisti e pubblico, ma oggi lo sguardo si allarga oltre il mare, con l’ambizione di affermarsi nel panorama nazionale come riferimento per l’editoria indipendente, l’illustrazione, il graphic design e i linguaggi della contemporaneità.
I talk di sabato 11 ottobre La seconda giornata si apre con Lo sguardo interno: nuovi ritratti della Sardegna, un talk con Elisa Medde, Marco Loi e Ambra Iride Sechi, moderato dalla fotografa Chiara Coppola. Un confronto che ribalta gli stereotipi visivi e propone nuove rappresentazioni dell’isola, lontane dall’immaginario esotico o folcloristico che ne ha spesso segnato la narrazione. La discussione parte da una riflessione sull’uso della fotografia – da metà Ottocento in poi – come strumento di documentazione ma anche di costruzione identitaria e coloniale. Segue Periódica ossessione: storie e pratiche dell’editoria indipendente, con Francesca Spiller e Matteo Milaneschi, dedicato alle comunità editoriali che operano fuori dai grandi circuiti. Dove nasce il desiderio di fare editoria di carta? E cosa spinge oggi a portare avanti progetti che mescolano estetica, visione e indipendenza? Un viaggio nel mondo dei magazine cartacei che, a livello internazionale, presidiano nicchie tematiche e diventano oggetti di culto per la cura visiva e la forza narrativa. Spiller è fondatrice di Reading Room a Milano, spazio espositivo e di ricerca dedicato alla cultura dei magazine indipendenti; Milaneschi, designer ed editore, è cofondatore dello studio Nationhood e curatore del magazine Mental Athletic, caso editoriale capace di fondere sport, cultura visiva, architettura, moda e fotografia.
Si prosegue con HyperNormalisation: complotti, profezie e la politica online, talk che esplora la politica contemporanea e le culture digitali. A partire dal celebre documentario di Adam Curtis, Arianna Caserta e Mattia Salvia indagano come le comunità online creino e diffondano mitologie digitali, mescolando politica, finzione e senso di appartenenza. Un racconto delle nuove narrazioni nate nell’ecosistema dei social, dove i confini tra realtà e rappresentazione si fanno sempre più sfumati. Modera Gian Luca Atzori. La giornata si chiude con un incontro d’autore: Dottor Pira in dialogo con Ignazio Caruso, scrittore algherese. Un confronto sulla narrazione contemporanea tra fumetto, ironia e cultura pop. Maurizio Piraccini – alias Dottor Pira – è autore, grafico e fumettista. Creatore de I Fumetti della Gleba, ha collaborato con XL di Repubblica, Vice Magazine, Linus e Rolling Stone, pubblicando per Feltrinelli, Rizzoli e Coconino Press.
L’area expo Libri, stampe, fanzine, poster: l’expo è il cuore pulsante del festival, lo spazio dove la carta si trasforma in incontro. Due giorni per esplorare la scena indipendente tra editoria, illustrazione e progetti grafici. Dai magazine internazionali selezionati da Reading Room alla libreria ufficiale di Paper Planes curata da La Giraffa – che gestirà anche la vendita dei libri degli autori ospiti – fino alle realtà creative sarde che si presenteranno al pubblico.
Le mostre All’ingresso della Facoltà, in via Santa Croce, accoglie i visitatori la mostra di venti poster di Mypostersucks, alias Gianluca Cannizzo, illustratore e art director torinese, cofondatore de L’Integrale e del Laboratorio Zanzara. Un percorso visivo che attraversa politica, cultura pop, cibo e vino, restituendo tutta la potenza comunicativa del manifesto, medium prediletto dall’autore. Nell’atrio di via Corte d’Appello trova invece spazio la mostra dedicata a Stefano Asili, tra i più importanti grafici sardi. Designer, intellettuale del segno, autore di loghi e identità visive divenute parte del quotidiano – come quelli del Comune di Cagliari e del Ctm – Asili viene raccontato attraverso una selezione di opere curata in collaborazione con la casa editrice LetteraVentidue, che gli ha dedicato una monografia.
I workshop Due laboratori accompagneranno le giornate del festival. Si parte venerdì 10 con Sticker Diy, workshop dedicato all’autoproduzione di adesivi: piccoli oggetti che diventano strumenti di narrazione visiva, capaci di raccontare idee e identità attraverso forme semplici ma potenti.
(Unioneonline/v.f.)