Dal vetrino alla vignetta. Il sassarese Antonio Solinas, classe 1971, ha ritrovato, nella sua seconda vita lavorativa, l’illuminazione del colpo di fulmine venuta dai primi fumetti scoperti da bambino. “Erano albi Corno- ricorda lui, oggi editor per la Panini Comics e talent manager con Arancia Studio- coi Fantastici 4, il cattivo di turno e molto pathos”. Ai tempi le storie illustrate non avevano ancora conseguito l’odierno status di potenziale opera d’arte, e il giovane Solinas cala i suoi talenti nella scienza, laureandosi in Chimica organica.

Indossa la precaria veste da ricercatore, ottenendo borse di studio da Astra Zeneca, per lavorare alle connessioni tra chimica e biologia con il guru del Dna Tom Brown, o dalla costola del ministero della Difesa britannico, sempre nell’ambito della “doppia elica”. “Mi sposto nelle università di Siena e poi di Pavia, approfondisco la chimica farmaceutica, per cui vinco anche un assegno di ricerca”.

Ma la strada intrapresa si ferma davanti a un bivio, e alla prospettiva di un lungo impiego da “tempo determinato”. “Allora ho deciso di dedicarmi a tempo pieno ai fumetti contattando persone come Nicola Peruzzi, responsabile delle linee comic della Marvel DC, che non avevo mai perso di vista”. Conoscenze acquisite nella pionieristica fanzine sarda “SeD- Storie e Disegni”, con “Rorschach”, la prima pro-newsletter creata in Italia, o Comics Code, in cui intervista i big del fumetto, da Joe Kubert a Jim Lee. Da lì il compito di supervisionare gli albi in pubblicazione della Panini e tra questi capolavori quali “Arkham Asylum”, variazione lisergica delle storie di Batman, firmata Morrison-McKean, o il monumentale “Invisibles”, sempre di Morrison.

“Sono appassionato della scuola inglese, più esistenzialista rispetto a quella americana e che, oltre a Morrison, annovera anche personaggi come Alan Moore e Milligan”. La Sardegna ha una grande scuola di fumetto. “Sì, e cito Massimo Camboni e Massimo Dall’Oglio, chiedendo scusa a chi sto dimenticando, o Bruno Enna, di Sassari, uno dei migliori sceneggiatori italiani, oppure il disegnatore Antonio Lucchi. Cagliari la vedo però più strutturata rispetto al capo di sopra”.

Nel tempo libero Solinas scrive libri - ha pubblicato tra le altre cose una biografia del rapper Tupac - e compone beat per chi fa hip-hop negli Stati Uniti. L’amore per i fumetti campeggia però al primo posto, una categoria di pubblicazioni tra le più vendute nel mercato editoriale. “Soprattutto per via dei manga, fruiti da un pubblico giovane. Rispetto al passato la qualità media dei comics si è alzata tanto ma mancano i picchi”. Il suo è un lavoro da 12 ore quotidiane, fatto al computer in quel di Espoo, vicino a Helsinki, dove vive con la moglie, finlandese, e i due figli. “Penso che qui loro abbiano maggiori possibilità rispetto a Sassari, e lo dico con dispiacere perché amo questa città”. Chi potrebbe salvare il capoluogo turritano? “Magari Batman, o forse no. Ho paura che diventerebbe troppo sassarese”.

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