Oggi su Ricette sarde, parliamo del Torrone, dolce molto diffuso in Sardegna che non conosce il passare del tempo e viene apprezzato sia dagli adulti che dai più giovani di tutta l’isola.

Per parlarne abbiamo contattato Antonello Demurtas, titolare de la “Bottega del torrone” di Tonara.

LE ORIGINI DEL TORRONE IN SARDEGNA. Questo dolce della tradizione iniziò ad essere prodotto già nel 1800. L’esperienza della famiglia Demurtas invece risale all’inizio del XX secolo, come ricorda Antonello, che porta avanti la tradizione di famiglia: «Da quattro generazioni, dai primi del 900, noi produciamo e vendiamo direttamente il torrone di Tonara. Un torrone artigianale, non di fabbrica, lavorato a mano dall’inizio alla fine. Sono l’ultimo figlio di torronaio rimasto: sono un torronaio così come lo erano mio padre, mio nonno e mio bisnonno prima di me».

DOVE SI PRODUCE IL TORRONE IN SARDEGNA? Sono soprattutto due i paesi sardi che si contendono i natali del torrone: Tonara appunto, ed Aritzo. In ogni caso, è la Barbagia la terra in cui questa prelibatezza affonda le proprie radici.

COME FARE IL TORRONE SARDO. Si tratta di un procedimento piuttosto semplice, ma che richiede maestria ed esperienza nella gestione dei tempi. Spiega Antonello: «Il torrone ha bisogno di alcune fasi che conosciamo solo noi. Le ore di lavorazione dipendono anche da come è fatto il prodotto».  

INGREDIENTI. 1 chilo di miele di Eucalipto o Millefiori di Sardegna. 4 albumi d’uovo, frutta secca (mandorle, noci o nocciole), un foglio di ostia.

PREPARAZIONE. «Prima di tutto, si mette il miele a scaldare sino a quando non diventa liquido e poi lo si lascia intiepidire. Si montano gli albumi a neve. Successivamente a fuoco basso si aggiungono gli albumi al miele tiepido; si inizia a mescolare sino a quando il tutto diventa omogeneo. Il fuoco a questo punto deve essere un po’ più alto e poi si mescola il tutto energicamente per circa un’ora. Quando la mescola diventa bianca e la consistenza è circa triplicata, si aggiunge la frutta secca a piacimento. Per preparare la formina del torrone, si può utilizzare una scatolina o una pirofila rivestita con carta forno e poi l’ostia come fondo e come tappo».

COME CONSERVARE IL TORRONE SARDO. «Per conservarlo, una volta raffreddato, lo si mette in freezer per poi toglierlo circa mezz’ora prima di mangiarlo. Se non si consuma tutto lo si può rimettere in freezer».

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