Sant’Andria, la festa delle zucche in Sardegna (ma non è Halloween!)
Alla scoperta della suggestiva ricorrenza che si tiene ogni anno il 30 novembre in molti paesi dell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tra le tante suggestive leggende e tradizioni sarde autunnali c’è anche anche una ricorrenza che vede protagoniste le zucche intagliate e i dolci, proprio come ad Halloween (Is Animeddas nella versione sarda), ma che Halloween non è.
Stiamo parlando della festa di Sant’Andria, che si celebra ogni anno il 30 novembre (che è appunto il giorno di Sant’Andrea Apostolo) in molti paesi dell’Isola e in particolare nei Comuni del Sassarese, su tutti Bono e Martis.
L’INTAGLIO – Di cosa si tratta? Lo spiega proprio il Comune di Bono, sul proprio sito: «Ogni anno come da tradizione tramandata di padre in figlio, i giovani del paese, riuniti in gruppo, già dal mattino, si procurano le zucche che, una volta svuotate dei semi e rese il più sottili possibile, vengono intagliate in modo tale da assumere sembianze di un volto umano. Una candela posta all'interno illumina la zucca».
I DOLCI – All'imbrunire, con la zucca appesa al collo, inizia il tragitto per le vie del paese, a bussare alle porte delle abitazioni, al grido di Sant'Andria accompagnato dal suono di campanelle, si raccolgono delle offerte quali dolci tipici (passassini, tilicche), noci, caramelle e denaro.
LA FESTA – Al termine della questua, i giovani del paese si ritrovano nel centro storico, per una merenda a base di caldarroste, provenienti dalla montagna di Bono, mentre i più grandi brindano con il vino locale.
(Unioneonline)