L’antica leggenda del monte Bardia
Una curiosa vicenda ambientata a Dorgali nel Medioevo, di cui ha scritto anche la grande Grazia DeleddaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Gli invasori saraceni bramosi di saccheggiare la costa orientale della Sardegna messi in fuga da una… processione.
È quanto racconta la leggenda del Monte Bardia, ambientata a Dorgali, una delle tante che compongono il vasto patrimonio di leggende sarde e che ha avuto il privilegio di essere raccontata anche dalla più autorevole voce della letteratura isolana: Grazia Deledda.
Secondo la scrittrice premio Nobel la suggestiva vicenda si basa su fatti avvenuti nell’Alto Medioevo, nell’VIII o IX secolo.
A quei tempi la Sardegna, dopo essere insorta contro i bizantini, era meta di frequenti scorrerie e soprattutto, scrive proprio la Deledda, era «infestata dai Saraceni».
I pirati mori mettevano in atto saccheggi e rovine, aggredendo città e villaggi e per questo la popolazione locale manteneva guarnigioni di avvistamento nei luoghi più elevati della costa. Così avveniva anche lungo il litorale di Dorgali, che grazie al suo Supramonte garantiva un punto di vista privilegiato sul mare e grazie alle sue grotte (come quella di Ispinigoli) offriva numerosi luoghi per mettersi in salvo durante gli attacchi o per tenere al sicuro le provviste e beni preziosi.
In particolare, su una di queste alture, i dorgalesi avevano posto una squadra scelta di soldati, che aveva appunto il compito di osservare costantemente il mare e di dare l’allarme in caso di avvistamento delle navi saracene.
I pirati, però, ben presto scoprirono della presenza di quel – come lo chiama la Deledda – «gruppo uomini forti e valorosi». Così un giorno finsero di attaccare per poi mettere in scena una altrettanto finta ritirata.
A quel punto i soldati di guardia, convinti che i nemici se ne fossero andati, decisero di scendere dal monte per unirsi a una solenne processione che stavano organizzando i loro concittadini.
Per il rito i dorgalesi indossarono abiti dai colori vivaci e impugnarono croci e altri vessilli, non sapendo però che proprio in quel momento i saraceni stavano tornando alla carica.
Una volta approdati, i pirati dapprima conquistarono il monte lasciato senza presidio e poi iniziarono a spingersi verso il paese. Ma quando da lontano videro la processione «parve loro – nelle parole della Deledda – un esercito di soldati armati che si preparasse a inseguirli e a disperderli». Dunque, anche grazie all’aiuto dato ai dorgalesi dalla Madonna, i saraceni fuggirono via terrorizzati.
Il racconto della grande scrittrice si conclude così: «Questa è la leggenda gentile dei monti di Dorgali, immortalata da una delle punte principali, che in memoria di tal fatto si chiama della guardia (de sa Bardia)».
(Unioneonline/l.f.)