Il Cagliari è ancora in ritardo al giro di boa per la salvezza. Solo alla sesta di ritorno i rossoblù hanno superato la metà di quei 40 punti che solitamente garantiscono la permanenza in Serie A, anche se ne potrebbero bastare tre o quattro i meno.

Ma gli ultimi risultati con Leonardo Semplici in panchina sono una considerevole iniezione di fiducia per una squadra che non vinceva da più di tre mesi e mezzo.

Ora il Cagliari è una squadra da combattimento, pronta per il rush finale. E nel mirino non c'è solo il Torino (superato di un punto e momentaneamente terzultimo ma con due partite in meno), ora la corsa si fa anche su altre squadre.

In due turni e in quattro giorni i rossoblù hanno guadagnato sei punti sul Benevento e sulla Fiorentina, cinque sullo Spezia, tre squadre appaiate a quota 25 punti, quattro in più dei sardi. E cinque sono i punti guadagnati anche sul Genoa, a quota 27.

Qualcosa è cambiato con Semplici? Sicuramente. Già con Di Francesco ultimamente si vedeva una squadra più solida in difesa, ma con enormi problemi in fase offensiva. Con il nuovo allenatore sono arrivati i risultati: porta inviolata e ottima capitalizzazione delle situazioni, sfruttando alla perfezione i cross in area. Due gol su tre sono arrivati di testa, ieri ogni angolo di Marin era un patema per la difesa del Bologna.

Ora il livello delle avversarie sale, il Cagliari già è proiettato a domenica, quando alle 18 affronta la Samp dell'ex Claudio Ranieri a Genova: "La salvezza dipende da noi, non guardiamo alle altre squadre. Restiamo concentrati e lavoriamo su noi stessi, ce la possiamo fare continuando a lavorare con questa dedizione", ha detto Semplici dopo la seconda vittoria su due partite.

(Unioneonline/L)
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