Nuova partita e altro pareggio per l'Olbia. Ma il 3-3 in rimonta con l'Alessandria pesa più del punto classifica conquistato.

Questo pomeriggio al "Moccagatta", nel match della quarta giornata di ritorno di Serie C, sardi e piemontesi se le sono date di santa ragione, a caccia di una vittoria che manca da una vita i primi e del risultato della continuità i secondi: ne esce fuori un primo tempo combattuto, ma terminato 0-0 e una ripresa a suon di gol.

Alessandria in vantaggio all'inizio del secondo tempo con Casarini, il raddoppio una decina di minuti dopo lo sigla Eusepi dagli sviluppi di un calcio d'angolo. L'allenatore dell'Olbia Oscar Brevi si gioca il tutto per tutto e rivoluziona la formazione a botte di cambi, ed è proprio il neoentrato Biancu ad accorciare le distanze a 20' dalla fine.

I padroni di casa calano il tris, al 34', con Eusepi, ancora lui, ma i galluresi non ci stanno, e al 37' si portano sotto (3-2) con Altare in mischia e nel primo minuto di recupero agguantano il pareggio con Pennington.

L'Olbia sale a quota 15, la zona retrocessione è una realtà sempre più dura, ma per come è maturato il 3-3 di Alessandria, contro una squadra costruita per un campionato di vertice, è un risultato psicologicamente molto importante: in vista del doppio turno casalingo contro le big Renate e Carrarese sognare punti salvezza pesanti non è un azzardo.
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