Ancora al supplementare, ancora vincente, per la ventiduesima volta.

Il Banco di Sardegna supera all'overtime i campioni d'Italia per 108-96 e conquista la sua seconda finale scudetto.

Un successo ottenuto davanti a un PalaSerradimigni impazzito dalla gioia e davanti al vicepremier Luigi Di Maio, che ha assistito alla gara insieme alla fidanzata Virginia Saba, giornalista ed ex cestista della Virtus Cagliari.

Questa volta il Banco inizia tirando bene da tre, soprattutto con Smith che fa 4/4 e insieme a Thomas propizia il vantaggio in doppia cifra: 26-16 al 9'.

Nel secondo quarto Milano gioca di squadra, con James che fa girare la palla per Nedovic prima e Nunnally poi, prendendosi pochi tiri ma chirurgici: 42-44 e addirittura 47-52 al 19' con Kuzminskas che sfrutta un mismatch.

Un'entrata di Smith (19 punti) e due liberi di Cooley riportano vicino la Dinamo: 51-52 al riposo. Nel terzo quarto Carter ruba due palloni d'oro e Cooley diventa un caterpillar in area e Tarczewski commette il quarto fallo (e viene graziato dopo le ennesime proteste).

La tripla di nedovic dà un illusorio vantaggio all'Armani: 64-66 perché entra in gara Pierre e Thomas conclude con un'entrata e affondata a due mani il break di 10-0: 74-66 l'ultimo parziale.

Nell'ultimo quarto il Banco va anche a +8 al 37' pur sprecando qualche libero, ma James e Nunnally promuovono l'agggancio 89-89 poi sbagliano James da una parte e Thomas dall'altra.

Si va al supplementare. Kuzminskas ci prova, ma Cooley guadagna 4 liberi e li segna. James ci tenta dai 9 metri e sbaglia, Smith no, è +9 a 90". È il trionfo.

SASSARI: Spissu 2 Smith 29 McGee 2 Carter 4 Devecchi, Magro ne, Pierre 15 Gentile 7 Thomas 22 Polonara 7 Diop ne Cooley 20 All. Pozzecco.

MILANO: Della Valle ne, James 18 Micov 10 Ferraris ne, Fontecchio ne, Tarczewski 7 Nedovic 16 Kuzminskas 18 Cinciarini, Nunnally 19 Burns, Brooks 8. All. Pianigiani.

Giampiero Marras

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