Suo padre Attilio è stato il primo impresario musicale a portare Vasco Rossi in Sardegna.

E lui ha a lungo sognato di incontrarlo e la scorsa estate il suo desiderio si è avverato: Massimo Manca, 30 anni di Pula, racconta la sua esperienza con la rockstar di Zocca, occasione che al cantante ha permesso di ripercorrere i giorni di quel tour nell'Isola che lo portò a scrivere uno dei suoi pezzi più conosciuti, "Vita spericolata".

L'incontro non è stato affatto casuale, perché Massimo Manca era ben informato e sapeva che nei giorni che precedevano il concerto, Vasco alloggiava in un albergo di Chia e la mattina andava a correre a Cala Cipolla: così si è mosso, armato di coraggio, e con in mano il contratto che il cantante aveva firmato con suo padre nel 1982 per il "Vado al massimo tour".

"L'ho aspettato per due ore, e quando l'ho visto ho provato una forte emozione - racconta Massimo Manca -, si è subito dimostrato interessato alla storia che volevo raccontargli: ho parlato a Vasco di mio padre, che purtroppo non c'è più, e abbiamo chiacchierato per un po'".

Vasco immortala il contratto siglato nel 1982 con l'impresario Attilio Manca, padre di Massimo
Vasco immortala il contratto siglato nel 1982 con l'impresario Attilio Manca, padre di Massimo
Vasco immortala il contratto siglato nel 1982 con l'impresario Attilio Manca, padre di Massimo

"Vasco ha sempre detto che 'Vita spericolata' è stata scritta in Sardegna, in macchina, mentre fuori pioveva a dirotto, ma non si ricordava dove. Mio padre raccontava spesso del concerto annullato ad Assemini per il maltempo: il pezzo più celebre di Vasco è stato scritto proprio quel giorno", ha poi aggiunto.

"Ho trovato Vasco una persona timida e molto disponibile: ha voluto fotografare il contratto che aveva siglato con mio padre perché per lui rappresenta un cimelio. Ho visto venti concerti di Vasco in giro per l'Italia: parlare con lui della sua prima esperienza in Sardegna, e ricordare così anche mio padre è stato bellissimo".
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