A Giovanni Muroni da Bonorva, 84 anni, non è bastato 3 anni fa essere l'allenatore più anziano d'Italia. Ora vuole battere un altro record: quello di osservatore calcistico più longevo.

Giovanni infatti è stato ingaggiato ultimamente in questa importante mansione dal Genoa. Col Grifone avrà il compito di scovare giovani talenti in giro per il nord Italia. "Mi sono messo al lavoro - spiega - e ho sul taccuino qualche ragazzo interessante, che ho intenzione di rivedere".

D'altronde la Liguria per Muroni è stata la seconda patria. Funzionario della Banca d'Italia ai tempi di Azeglio Ciampi, in questa terra antica ha lavorato per anni. Nel tempo libero, già negli anni 70, era anche il responsabile del settore giovanile del Savona. Fu addirittura lui nel 1978 a convincere Pierino Prati a trasferirsi in città.

Col Savona Pierino la Peste disputò ottime stagioni in serie C, le ultime della sua luminosa carriera. In questi anni risale l'amicizia con Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile del Genoa da oltre 3 lustri.

Muroni a destra con il bomber Pierino Prati in uno stage al villaggio Rasciada inizi anni 80 (foto concessa)
Muroni a destra con il bomber Pierino Prati in uno stage al villaggio Rasciada inizi anni 80 (foto concessa)
Muroni a destra con il bomber Pierino Prati in uno stage al villaggio Rasciada inizi anni 80 (foto concessa)

Ora che Giovanni si e trasferito a Genova, a casa di una figlia, il dirigente genoano non si è lasciato sfuggire l'occasione. "Devi venire a darci una mano, la tua intelligenza e il tuo occhio attento possono servirci a trovare nuovi campioncini" ha chiesto Sbravati al Nostro, che non se lo è fatto ripetere due volte e ha accettato.

Il calcio infatti è una "malattia" che quando entra nelle vene non ne esce piu. "Proprio così - commenta Giovanni - e io penso di avere ancora molto da dare. Il pensionato è un "mestiere" che non mi si addice".

In effetti la lucidità di pensiero di Muroni e la sua prontezza di riflessi sbalordosce anche i ragazzini. Da allenatore in Sardegna, nel campo dilettantistico, è stato quasi un re Mida. Al suo rientro da Savona, dagli anni 80 ha vinto ben 12 campionati. Bonorva, Alghero, Ossese Castelsardo.Olmedo, Atletico Uri, Santa Maria La Palma con Giovanni Muroni hanno vissuto momenti esaltanti.

Giovanni Muroni a destra con un giovane Gianfranco Zola (Foto concessa)
Giovanni Muroni a destra con un giovane Gianfranco Zola (Foto concessa)
Giovanni Muroni a destra con un giovane Gianfranco Zola (Foto concessa)

Il bonorvese non era solo un allenatore, ma anche un manager eccelso. La vecchia scuola bancaria gli è stata basilare anche in questo. Smessi i panni del.funzionario, Giovanni, convinto socialista, ha anche ricoperto prestigiosi incarichi politici regionali. "Sono un convinto socialista anche adesso " precisa.

In estate Muroni non si fermava, e organizzava degli stage calcistici a Castelsardo, presso il residence Rasciada, dal suo caro amico Giancarlo Caiani.

Suo partner (inizi anni 80) era naturalmente Pierino Prati, a cui ha insegnato inoltre "la Mariglia", un gioco di carte praticato anche con Gianfranco Zola. Il decano degli allenatori sardi, ora osservatore, ha sempre il pensiero rivolto alla sua Sardegna. "Abbiamo tanto in tutto- afferma - anche nel calcio, ma ancora non riusciamo a sfruttarlo". Come dargli torto?
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