Quando nel 2013 seppe che il Coro dell'Opera di Parigi, uno dei più prestigiosi del mondo, stava cercando un tenore, Luca Sannai, voce potente e sopraffina, si precipitò al concorso. C'erano 64 partecipanti, tutti qualificati, provenienti da ogni parte del mondo.

Luca sapeva che era molto difficile, ma in cuor suo pensava che proprio lui fosse il prescelto. E così è stato. Da quel momento è diventato una delle colonne del prestigioso coro parigino, l'unico sardo della storia. Ha cantato con gli artisti lirici più prestigiosi al mondo, su palcoscenici memorabili come l'Opéra Bastille e il Garnier, che hanno ripercorso tutte le opere immortali.

Luca Sannai è nato a Porto Torres il 24 giugno del 1972. Ha la musica nel sangue sin da bambino, unita ad un talento nel canto assai precoce. Suo padre Graziano e sua mamma Pinuccia cantano nel Coro Polifonico Turritano, quello magistralmente condotto da Don Antonio Sanna. Da ragazzo Luca ha tre passioni: la Juventus (che coltiva ancora), i Dire Straits e gli U2. Frequenta il Coro, a due passi da casa sua, poi entra a farne parte, mentre studia al Conservatorio, che ne affina voce e conoscenze musicali, indispensabili per la sua futura crescita professionale e artistica.

A soli 24 anni, nel 1996, diventa il direttore del Coro Polifonico Turritano. Lo sarà per quasi un ventennio, cosa che non gli impedisce di cantare da professionista al teatro lirico di Cagliari per 10 anni. Nel 2013, appunto, la svolta: l'entrata in pianta stabile nel Coro dell'Opera di Parigi. Tante soddisfazioni, innumerevoli aneddoti da raccontare, come la prima "rimpatriata " nella capitale francese, in occasione della Traviata, col concittadino e amico Francesco Demuro, il turritano ora uno dei più grandi tenori del mondo, di cui Luca è stato uno dei primi maestri.

"Francesco è sempre stato un caro amico - spiega Luca - Aveva appena lasciato il canto sardo e voleva dedicarsi alla lirica. Venne con molta umiltà da me, aveva una voce formidabile e tanta voglia di imparare. Le doti dei grandi. Dopo poco tempo avevo ben poco da insegnargli e lo indirizzai a Gianni Mastino. Da lì poi si avvicinò ad Elisabetta Scano, soprano di Cagliari e insegnante eccezionale. Il resto della storia lo sapete tutti: Francesco è l'erede di Pavarotti".

Nella capitale francese il nostro Luca Sannai si trova a meraviglia: "Per usare un paragone calcistico, qua gioco in Champions League. Cantare nel coro dell'Opera è emozionante e anche molto impegnativo - precisa - Proviamo almeno 5 ore al giorno, in maniera molto meticolosa. Siamo in 110, provenienti da tutto il mondo. L'attesa della 'prima' è sempre particolare, ma poi sul palcoscenico si sciolgono tutte le tensioni".

Come tutti i sardi che si rispettino, ha nostalgia della sua terra: "Appena posso rientro nella mia amata Porto Torres. Il mio cuore è sempre là. Del resto anche mia moglie Barbara è turritana. Abbiamo due figli e siamo felici. Personalmente - conclude - ho sempre inseguito i miei sogni con determinazione. Ma ho voglia ancora di migliorarmi. Anche nella musica classica chi si ferma è perduto. Gli appagamenti professionali non sono permessi. In fondo è giusto così".

Argentino Tellini

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