Si "aggrappa" alla rete dei circoli sardi il progetto chiamato "Ritorno a Foresta" e che mira a ricomporre ricordi e storie di quanti hanno nella mente e nel cuore le immagini di Foresta Burgos che sono appartenute alla loro giovinezza.

Grazie al finanziamento della Regione Sardegna, quell'idea è ora realtà ed è stata affidata al circolo "Sarda Domus" di Civitavecchia.

Come spiega il suo presidente, Ettore Serra, "i circoli sardi rappresentano una inestimabile risorsa per la diffusione dell'immagine della Sardegna nel mondo. I loro soci mantengono un senso d'appartenenza così forte da sentirsi partecipi, anche se lontani, dei problemi e delle speranze dell'Isola, nonché degli sforzi intrapresi per riscoprire e valorizzare la cultura e l'identità di ogni angolo della loro terra".

Si tratta poi di sentimenti ancora più forti da parte di "donne e uomini che in giovane età, negli anni Cinquanta prima e nei Sessanta poi, hanno dovuto lasciare Foresta Burgos".

Partendo da queste considerazioni, è nata l'idea di creare una sorta di "capsula del tempo per tramandare irripetibili momenti di vita - prosegue Serra - e far scoprire un mondo che in certi suoi aspetti rischia di svanire". I cosiddetti "forestai" sparsi nel mondo verrranno quindi contattati e invitati a partecipare a una chat su WhatsApp per contribuire all'impresa.

La gestione del portale che riunirà i ricordi, le immagini e le storie è stata affidata alla dirigenza del circolo "Sardegna" di Bologna. Per partecipare al progetto, si può inviare una mail a ritorno@forestaburgos.it

(Unioneonline/s.s.)

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