Salvini, durante il suo tour estivo sulle spiagge italiane, tra bagni di folla e contestazioni (molto forti quelle di oggi a Catania e di ieri sera a Soverato), prova ad accorciare i tempi della crisi e pressa per andare subito al voto.

A maggior ragione dopo le aperture reciproche di Matteo Renzi e Beppe Grillo.

"Niente inciuci, gli italiani vogliono un governo forte e libero. L'Italia verrà salvata da 60 milioni di abitanti che voteranno, in democrazia la parola spetta al popolo", dichiara da Taormina.

La manovra? Ce l'ha già pronta, il leader della Lega: "Nessun aumento dell'Iva e flat tax al 15%".

Poi l'affondo: "Un governo Renzi-Grillo-Boschi-Fico? Ma dai, siamo seri, ogni giorno che si perde è un danno per l'Italia. Prima si fissa la data delle elezioni più si fa il bene del Paese. Prima il popolo decide, prima c'è il nuovo Parlamento, prima si fa la manovra economica e prima l'Italia riparte".

I perditempo? "Vogliono conservare la poltrona, da Renzi me l'aspettavo, da Grillo un po' meno. In questo momento mi sembra molto più coerente Zingaretti: tutto il Pd ha insultato un anno Di Maio, Conte, Fico, è coerente dire che dopo questo governo c'è il voto".

E ancora: "Ho totale fiducia e rispetto del presidente Mattarella, che mi sembra abbia ben chiaro il bene dell'Italia".

Il leader della Lega ha detto che in settimana vedrà gli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia: "Ci sono molte elezioni regionali già fissate, parleremo di quello e anche di altro".

Matteo Salvini a Taormina (Ansa)
Matteo Salvini a Taormina (Ansa)
Matteo Salvini a Taormina (Ansa)

LE CONTESTAZIONI - Matteo Salvini è stato duramente contestato. Già da ieri, a Policoro e sopratutto a Soverato, dove la polizia ha dovuto caricare i tantissimi manifestanti giunti in piazza per contestare il vicepremier. Poi oggi, a Catania: all'uscita dal municipio centinaia di manifestanti lo hanno attaccato urlando "buffone" e lanciando bottiglie di plastica vuote contro la sua auto. Diversi striscioni contro la Lega, e più di qualcuno ha ricordato al vicepremier i tempi in cui invocava l'Etna. Manifestanti pro e contro Salvini sono addirittura venuti alle mani.

Contestazioni a Catania (Ansa)
Contestazioni a Catania (Ansa)
Contestazioni a Catania (Ansa)

IL GIORNO DECISIVO - Quello di lunedì 12 agosto dovrebbe essere il giorno della verità. Si riuniscono i capigruppo per calendarizzare la data in cui votare la sfiducia al premier Giuseppe Conte. Si decide anche se votare prima il taglio dei parlamentari, come chiede M5S, o la sfiducia al ministro Salvini, come chiede il Pd.

Se Salvini chiede ai parlamentari di "alzare il cu**" e andare in Parlamento prima di Ferragosto per sfiduciare il premier, l'agenda di Giuseppe Conte sembra suggerire altro.

Il premier martedì 13 agosto sarà a Foggia per alcuni appuntamenti istituzionali, mercoledì 14 a Genova per ricordare, un anno dopo, le vittime del crollo del Ponte Morandi.

E Fico ieri ha voluto ricordare al ministro dell'Interno che "i Presidenti di Camera e Senato convocano le Camere, nessun altro".

Insomma, non è Salvini a dettare i tempi della crisi.

(Unioneonline/L)
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