Avrebbe sfruttato due pastori di nazionalità indiana facendoli lavorare nove ore al giorno con una paga inferiore a 25 euro, cioè circa 2,7 euro all'ora.

Per il reato di sfruttamento del lavoro i carabinieri hanno arrestato, con concessione degli arresti domiciliari, un imprenditore agricolo, Giuseppe Silvestri, 43enne di Gioia del Colle.

Le indagini hanno accertato che i due pastori, un 43enne e un 26enne, entrambi con regolare permesso di soggiorno, impiegati in un allevamento di bestiame, accudivano gli animali ininterrottamente dalle prime luci dell'alba fino al pomeriggio.

Dalle verifiche è emerso che lavoravano in media 9 ore al giorno, senza riposo settimanale, ricevendo una paga giornaliera di meno di 25 euro, quando il contratto collettivo nazionale, per le stesse mansioni, ne prevede almeno 90 lordi.

I due, inoltre, erano alloggiati in un deposito artigianale attiguo alla stalla e alla sala mungitura, privo dei necessari requisiti igienico-sanitari. Condizioni "accettate dai pastori - spiegano gli investigatori - per il timore di perdere il proprio il lavoro che permetteva loro di mantenere le rispettive famiglie nel Paese d'origine".

Al titolare dell'impresa agricola, difeso dall'avvocato Claudio Solazzo, sono contestate anche una serie di violazioni sulla omessa formazione dei dipendenti sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro e mancata valutazione delle condizioni di salute in relazione all'impiego, omessa concessione del riposo settimanale e superamento del limite massimo di ore di straordinario, divieto di retribuzione mediante pagamenti non tracciabili, per un totale, tra sanzioni amministrative e ammende, di circa 32 mila euro.

(Unioneonline/F)
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