Sono tutte riposte nella riattivazione del potabilizzatore comunale le speranze di mettersi definitivamente alle spalle l'emergenza idrica dovuta alla torbidità dell'acqua che i domusnovesi patiscono da ormai 6 mesi e mezzo.

Le cause della torbidità restano ancora un mistero nonostante i tanti controlli, le verifiche e i campionamenti effettuati anche tramite uno speleosub in sorgenti e laghetti.

La presenza (dalla fine di maggio) di un'autobotte per 3 mattine a settimana è utile infatti solo a tamponare un disagio che tanti utenti continuano ad evidenziare esponendo cartelli e lenzuola emblematici. Unica strada per risolvere il problema sembra dunque l'uso del vecchio potabilizzatore comunale, costato oltre un miliardo delle vecchie lire ma mai attivato a causa dell'alta spesa energetica.

Le richieste dei cittadini (foto L'Unione Sarda - Farris)
Le richieste dei cittadini (foto L'Unione Sarda - Farris)
Le richieste dei cittadini (foto L'Unione Sarda - Farris)

Il Comune ha lanciato una manifestazione d'interesse per eseguire i lavori invitando alcune ditte a presentare le loro offerte entro questo lunedì. Oggetto dell'appalto sono la manutenzione straordinaria e il potenziamento del potabilizzatore per un importo di circa 130mila euro. Il bando indica in 60 giorni dalla consegna del verbale di avvio lavori i tempi massimi di realizzazione dell'intervento.

"Non vogliamo perdere un attimo - segnala il sindaco Massimo Ventura - lunedì si apriranno le buste delle offerte e trascorreranno al massimo 10 giorni prima dell'avvio dei lavori". L'emergenza potrebbe dunque trascinarsi fino a dicembre.

"Abbiamo sempre detto - ribadisce Ventura - che entro la fine dell'anno avremmo risolto i problemi e così sarà. Siamo partiti da zero per affrontare una vicenda molto complessa reperendo a fatica 200mila euro dal bilancio e facendo tutto con le nostre sole forze. Questo purtroppo è uno degli oneri che comporta il gestire in autonomia il servizio idrico integrato di Domusnovas".
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