"Black Lives Matter", ovvero anche le vite dei neri contano, sbarca a Sassari, in una partecipata iniziativa che si è svolta in Piazza d'Italia.

Presenti molti immigrati e molti giovani provenienti da tutta la Sardegna, che hanno mostrato cartelli, esposto striscioni ed eseguito comizi, proprio vicino ad un monumento dei Savoia, contestatissimi dai manifestanti.

Il movimento mondiale impegnato da anni nella lotta al razzismo ha ripreso fiato e vigore nelle ultime settimane dopo il caso di George Floyd, afroamericano morto durante un fermo di polizia negli Stati Uniti. Un episodio che ha sollevato indignazione in tutto il globo.

A Sassari la protesta ha anche assunto toni locali particolari, come afferma uno degli aderenti, lo storico Federico Francioni, 71 anni. "Le guerre coloniali ci sono state in tutto il mondo - afferma lo studioso - e anche la Sardegna è a mio avviso un laboratorio di storia coloniale, come ci ha insegnato lo storico americano Joan Day. Il problema dell'isola non è la fabbricazione di miti, ma il misconoscimento di secoli di civiltà sarda".

Nini Tedesco, parlando di discriminazione sulla Sardegna, accusa invece i Savoia: "Sono stati colonizzatori feroci e hanno relegato il popolo sardo ai margini della storia".

Il giovane Mattia Uzzau riporta la protesta negli scenari globali: "Il movimento arriva finalmente in Sardegna, sull'ondata della disperazione che ha colto tutto il mondo dopo i fatti americani".

Mohaoud Idrissa, presidente del consiglio superiore dei maliani in Italia, in rappresentanza dei tanti immigrati presenti, punta il dito contro alcune leggi italiane sull'immigrazione, partendo però dall'ultimo slogan dei neri americani (e non solo) dopo il caso Floyd, morto per soffocamento: "Non sto respirando".

"In Italia ci sono tantissimi immigrati che non stanno respirando perché privi di diritti - spiega - e dal prossimo gennaio, per merito di leggi vergognose, rischiamo di avere 680mila irregolari, che non sapranno più dove andare. Molti di loro si sono persino laureati nel nostro paese".
© Riproduzione riservata