Turisti con passaporto sanitario sì o no, decisione sospesa come le prenotazioni dell'estate ormai alle porte. A Castelsardo gli imprenditori del settore alberghiero insorgono di fronte alle centinaia di disdette di prenotazioni. "Il passaporto sanitario dal punto di vista medico non serve a niente, è solo una zavorra che ci sta portando a ritardare di volta in volta le prenotazioni - afferma Leonardo Manunta, 55 anni, titolare dell'Hotel Residence La Baia - ha contribuito a disorientare i turisti, un boomerang che sta soltanto facendo dirottare le prenotazioni verso altre mete. Invece di promuovere la Sardegna in sicurezza restituendo la fiducia ai visitatori ancora presi dalla fobia di viaggiare, proponiamo uno strumento che non ha alcuna possibilità di essere realizzato, e nel frattempo perdiamo le prenotazioni".

Manunta, nel settore turismo da 32 anni, aggiunge: "Rischiamo di perdere oltre il 50 per cento di fatturato con le scolaresche che ormai abbiamo perso e i clienti che hanno cancellato le prenotazioni nei mesi di maggio e giugno con la speranza di recuperare una fetta di turismo che si risveglia nei mesi di settembre e ottobre". Ignaro della pandemia, aveva affrontato investimenti corposi che hanno trasformato la struttura capace di ospitare 180 persone, il 40 per cento sono clienti lombardi. "Pur essendo ottimista le restrizioni ci hanno fatto perdere alcuni servizi, l'animazione, il servizio a buffet e lo spazio interno che siamo riusciti a recuperare". Migliorie in un'estate atipica in cui si assiste impotenti al dirottamento dei turisti verso altre destinazioni dove le regole sono più chiare. "L'emergenza sanitaria ha frenato l'entusiasmo di viaggiare, e c'è un aspetto economico da non sottovalutare - conclude l'imprenditore di Castelsardo - molte persone hanno sfruttato le ferie in periodo di lockdown, altri invece hanno problemi economici, quindi un grosso contraccolpo ci sarà. E se la Sardegna di contro è un'Isola e quindi comporta il costo del viaggio, dall'altro aveva la fortuna di essere una delle regioni meno colpite dal virus, un'opportunità sprecata".
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