Gara di solidarietà a Sassari per raccogliere i soldi necessari al funerale di Giovanni Fresi, il 26enne morto ieri dopo essere stato accoltellato all'uscita di una discoteca di Ossi da un coetaneo, ora rinchiuso nel carcere di Bancali con l'accusa di omicidio.

La giovane vittima, orfana dei genitori, ha lasciato una sorella, un fratello e un'anziana zia, nella cui casa viveva, in centro città. E anche tanti amici. Proprio questi ultimi hanno deciso di rendere omaggio allo sfortunato giovane, conosciuto e benvoluto da tutti, accollandosi le spese per il funerale.

Una toccante iniziativa lanciata prima con un tam tam sul web e poi presso l'agenzia funebre - la Santa Rita in corso Vittorio Emanuele, 128 - che si occuperà delle esequie. Proprio quest'ultima, che poco tempo fa aveva anche offerto un lavoro a Giovanni, ha deciso di effettuare il servizio funebre gratuitamente. I fondi raccolti attraverso le donazioni serviranno invece per l'acquisto del loculo al cimitero e per tutte le altre spese cimiteriali.

Intanto, proseguono le indagini su quanto accaduto all'alba della notte tra il 25 e il 26 dicembre.

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire tutte le fasi dell'aggressione e di trovare indizi utili a comprendere il movente. Tanti gli interrogativi ancora senza risposta. Cosa ha portato l'aggressore, Giuseppe Dibo Elias, padre siriano e madre di Ittiri, coetaneo della vittima, a tirare fuori il coltello? Vecchie ruggini? Gli apprezzamenti a una ragazza? Futili motivi? Un debito non pagato? E poi: perché il giovane girava come se niente fosse con un coltello, molto grosso e con doppia filatura?
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