Lukas Saba era il miglior amico di Alberto Melone. Eppure il primo ha ucciso il secondo con "un colpo partito per errore", ha spiegato.

Il padre della giovane vittima non si dà pace: "Com'è possibile? È assurdo, si conoscevano da bambini".

La notizia della tragedia lo ha raggiunto mentre, venerdì notte, era dietro ili bancone del Trico Bar ad Alghero, che gestisce insieme alla moglie Mariella Alivesi. È corso in piazza del Teatro, dove si trova la casa in cui è avvenuto tutto. Ha parlato con gli inquirenti, ha detto che il suo unico figlio, di soli 18 anni, lo aveva visto poche ore prima.

Il colpo esploso da Lukas, coetaneo della vittima, è stato uno, secco, che ha raggiunto la zona tra il petto e la gola. Nella confessione il giovane, portato al carcere di Bancali, ha detto che è stato un terribile incidente, non aveva alcuna intenzione di uccidere il suo amico.

La sua versione è stata confermata anche da due ragazzi che quella sera erano nell'appartamento di proprietà dei Saba. Ed è questa l'altra famiglia coinvolta dal dolore. Un altro dopo quello che, alcuni anni fa, ha portato via ai genitori Sergio e Marieke il loro figlio più grande.

Sono tanti i ricordi di "Albertone", come lo chiamavano gli amici, che si affollano sul web in queste ore: "Eri vivacissimo e chissà quante volte ti ho minacciato una nota. Ma eri anche affettuoso, e ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano non mancavi mai di salutare, e ci partiva anche la battuta", ha scritto su Facebook un suo professore, Tonio Mura Ogno.
© Riproduzione riservata