"Per capire la nostra situazione pensate a un videogioco, dove noi ci siamo dentro e dobbiamo superare varie difficoltà per poter passare a un livello superiore, ma le complicazioni aumentano e i nostri livelli di vita diminuiscono. Ecco, questi siamo noi, ogni giorno ci svegliamo e dobbiamo affrontare mille impedimenti, quando pensi di averli superati tutti, ti aspettano ostacoli più duri".

Annalisa Veracchi, giovane imprenditrice del settore, presente alla mobilitazione dei pastori a Vallermosa, spiega così il mondo degli allevatori.

"La differenza - aggiunge - è che noi non possiamo smettere di giocare, ci siamo dentro. In questo mondo i livelli di difficoltà non finiscono mai, mentre le nostre forze si, ormai siamo allo stremo".

Annalisa è una delle tante donne che, questa mattina, con i mariti, padri, fratelli o da sole, hanno voluto partecipare all'ennesima protesta dei pastori.

Un centinaio di lavoratori del comparto agro-pastorale si sono dati appuntamento a Vallermosa per attuare l'ennesima dimostrazione di protesta.

La causa di tanta rabbia è un prezzo del latte così basso che non si riesce nemmeno a rientrare dalle spese, ma non solo.

"Il nostro comparto è assistito da ben otto enti regionali, in teoria dovrebbero provvedere ai nostri interessi e agevolarci il lavoro. Purtroppo non è così". A parlare, questa volta, è Giuseppina Cualbu, altra allevatrice di Vallermosa, che spiega alcuni dei problemi di questo settore: "Non solo il prezzo del latte, ma anche il groviglio burocratico a cui siamo costretti e non riusciamo a venirne fuori. Il nostro lavoro ci impegna tutto il giorno, dover passare anche tanto tempo con le scartoffie significa dover lavorare anche la notte. Vogliamo che questo meccanismo cambi, perchè ci impedisce di poter lavorare serenamente".

Giuseppina conclude con una riflessione: "Questo sistema invece di assisterci ci ha fatto regredire, siamo imbrigliati dalla burocrazia, i nostri padri stavano meglio".

La protesta, presidiata da forze dell'ordine, anche con elicotteri in volo, si è svolta regolarmente come da copione: alle 11 un mare di latte è stato sversato lungo la statale 293.

Un attimo di tensione si è vissuto al passaggio di un mezzo che trasportava agnelli destinati a un'azienda del settore carni. il camion è stato fermato per un tempo brevissimo, ma poi ha potuto continuare la sua corsa incolume. Un gesto dimostrativo senza conseguenza per nessuno.
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