Una lunga trafila e mille peripezie per un intervento al cuore. Poi una volta in sala operatoria l'imprevisto: il dispositivo necessario per la coronarografia era scaduto e non ce ne era un altro disponibile. Intervento rimandato ancora una volta, alla fine la paziente ha firmato le dimissioni volontarie e ha deciso di farsi operare a Cagliari. La disavventura è accaduta a una sessantaseienne di Cabras ed è solo l'ultimo problema segnalato al San Martino, sempre più in affanno tra personale carente e servizi a rischio chiusura.

L'odissea

La donna, che tre anni fa aveva avuto problemi cardiaci, nei giorni scorsi aveva necessità di un controllo e tra prenotazioni in ritardo a causa del Covid e altri intoppi è iniziata una via crucis. «Solo martedì 28 luglio siamo riuscite a prenotare una visita a pagamento con il medico che ha in cura mia madre - ha raccontato la figlia, Moira Lutzu - Dopo il controllo, il medico ha deciso di intervenire subito e ci ha invitato a chiamare il giorno dopo per programmare la coronarografia con eventuale angioplastica». Nella tarda serata dell'indomani la scoperta che il medico sarebbe dovuto andare in ferie. «A quel punto mi sono rivolta alla direzione sanitaria - ha aggiunto - mia madre stava male, sempre affaticata e con dolori al petto e non volevamo perdere altro tempo».

I disagi

Alla fine l'operazione è stata programmata per il 3 agosto ma qualcosa non è andato per il verso giusto. «Mia madre aveva un'arteria molto ostruita, ci hanno spiegato che il primo intervento non era andato bene e bisognava riprovare». Altri due giorni di ricovero («con il braccio destro livido e dolorante», ha riferito la figlia) in attesa dell'intervento fissato per sabato scorso. «Era tutto pronto, mia madre era già in sala operatoria quando il personale si è accorto che il dispositivo era scaduto e non ce ne altro a disposizione», ha raccontato. La paziente è stata riportata in reparto con la promessa che l'intervento sarebbe stato eseguito il lunedì o martedì successivo, dopo l'arrivo dello strumento a norma. «Il medico si è scusato ma quanto accaduto è incredibile - va avanti Moira Lutzu - era un intervento programmato da tre giorni, è possibile che nessuno abbia controllato che in sala operatoria fosse tutto a posto?». Interrogativi e perplessità che hanno spinto la sessantaseienne a lasciare il San Martino e farsi ricoverare a Cagliari, dove poi è stata operata.

La Assl

La direzione sanitaria, dopo aver verificato quanto accaduto, ha confermato l'imprevisto. «Quel giorno non era disponibile il materiale necessario per il particolare intervento a cui doveva essere sottoposta la paziente - ha spiegato Nicola Orrù, direttore sanitario del San Martino - le abbiamo assicurato che sarebbe arrivato il giorno dopo perché attraverso il nostro service l'ordine è partito subito». La sessantaseienne però ha deciso di andare via. «Noi eravamo disponibili - ha aggiunto Orrù - l'intervento, che non era in urgenza ma programmato, si sarebbe potuto eseguire il giorno dopo».

Valeria Pinna

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